Il Reddito di Cittadinanza non si chiamerà più Reddito di Cittadinanza ma MIA, acronimo che sta per Misura di Inclusione Attiva.
MIA, cosa sappiamo e quali saranno le differenze con il Reddito di Cittadinanza
- Le famiglie che potranno usufruire del MIA saranno divise in due fasce: povere senza possibilità di lavorare e occupabili. Le prime sono quelle dove c’è almeno un minorenne o un anziano over 60 o un disabile. Le seconde quelle dove non ci sono queste situazioni, ma almeno un soggetto tra 18 e 60 anni d’età.
- Per i primi il tetto massimo del sussidio sarà di 500 euro, mentre per le seconde l’importo base sarà di 375.
- Per quest’ultimi il sostegno durerà al massimo un anno. Per le famiglie senza possibilità di lavorare 18 mesi. Per queste famiglie tra una richiesta e l’altra inoltre bisognerà far passare almeno un mese.
- Per i nuclei con persone occupabili, invece, la MIA scadrà al massimo dopo un anno la prima volta e dopo sei mesi la seconda e un’eventuale terza domanda di sussidio si potrà presentare solo dopo una pausa di un anno e mezzo.
- Ci sarà una stretta anche sull’ISEE minima dei potenziali beneficiari. Secondo le indiscrezioni circolate al momento, il tetto per aver diritto alla nuova misura di inclusione attiva dovrebbe scendere dagli attuali 9.360 euro percepiti con il reddito di cittadinanza a un massimo di 7.200 euro.