Michelin “tassa” i dipendenti sovrappeso: assicurazione sanitaria? Paga di più

NEW YORK – Alla Michelin Nord America i  lavoratori sovrappeso che vogliono l’assicurazione sanitaria dovranno sborsare mille dollari. Dal 2014 l’azienda di pneumatici, scrive il Wall Street Journal, imporrà ai propri dipendenti con i chili di troppo o che soffrono di patologie legate ad un’alimentazione poco sana (ma anche ai geni, come diabete, colesterolo alto e ipertensione) una “tassa” fino a mille dollari se vorranno avere la normale copertura sanitaria dell’azienda. La stessa che per i lavoratori sani o normopeso è gratuita.

La decisione della Michelin rientra nel programma di molte aziende americane per contenere la crescita dei costi dell’assistenza sanitaria e lo scarso successo dei programmi di “wellness”. E già diverse aziende stanno pensando di seguire l’esempio dell’impresa di pneumatici. Anche se la decisione fa temere un’invasione nella vita privata (e nelle cartelle cliniche) dei lavoratori.

Un sondaggio Gallup del 2011 ha evidenziato che le persone sovrappeso si ammalano di più dei loro colleghi che hanno delle abitudini alimentari sane, anche se in certi casi le patologie sono genetiche.

Ogni anno gli americani con chili di troppo stanno a casa in media 450 milioni di giorni lavorativi in più rispetto ai loro colleghi sani. Tradotto a livello economico, le loro assenze costano alle aziende 153 miliardi di dollari.

I manager sottolineano che “i lavoratori rispondono più alla minaccia di perdere dei soldi che alla promessa di incentivi premio se modificano il proprio stile di vita”. Il risultato, però, potrebbe essere che oltre al curriculum chi vorrà essere assunto dovrà mostrare la proprio cartella clinica. Con il rischio che una patologia cronica pregiudichi l’assunzione.

Gestione cookie