Milano, Metroweb ai privati: il Comune perde 200 milioni?

Moratti e Pisapia il giorno del passaggio di consegna (Lapresse)

MILANO – Il Comune di Milano ha perso 200 milioni di euro nell’affare Metroweb? Così scrive Federico Simonelli sul Fatto Quotidiano, spiegando le mosse di Letizia Moratti e delle società collegate al Comune in merito all’azienda che gestisce la fibra ottica a Milano.

I fatti

La ricostruzione di Simonelli parte dall’ultimo fatto avvenuto in ordine di tempo, e cioè dal 30 maggio: “Proprio il giorno della vittoria di Giuliano Pisapia infatti il fondo inglese Stirling Square Capital e A2A, la megautility di Milano e Brescia, ovvero i due attori che controllano Metroweb, hanno ufficializzato la cessione dei rispettivi pacchetti del 76% e del 23% alla cordata composta dal fondo F2i di Vito Gamberale e a Intesa Sanpaolo”.

Metroweb, spiega Simonelli, prima apparteneva interamente alla municipalizzata A2A, ma fu poi ceduta dopo l’insediamento della Moratti a Palazzo Marino: “Nel 2006, Letizia Moratti subentra a Gabriele Albertini, il 76% di Metroweb in capo all’allora Aem venne svenduto per 32 milioni di euro al fondo Stirling, perché considerato “non strategico”. Così disse Letizia Moratti”. Ma a distanza di 5 anni, puntualizza Simonelli, “i soldi messi sul piatto adesso sembrano dimostrare l’esatto contrario”.

L’ipotetica perdita

Simonelli utilizza le parole di un economista che, dice il giornalista, conosce da vicino la vicenda, per spiegare le perdite alle quali il Comune sarebbe andato incontro: “Innanzitutto in termini di beneficio, perché è chiaro che se il Comune fosse proprietario della sua rete potrebbe più facilmente avviare progetti, magari gratuiti, a favore dei cittadini. Poi in termini monetari, di mancato guadagno. Basti pensare questo: Aem nel 2003 comprò il 33 per cento di Metroweb e arrivò così al 100 per cento: ebbene questo 33 per cento lo pagò 30 milioni. Tre anni dopo, nel 2006, rivendette tutto, con il via libera della Moratti, al fondo Stirling. E a quanto? Trenta milioni. Più un debito da 200 milioni che era già garantito dai contratti in essere. Praticamente è stata svenduta per un terzo. E ora A2A, e quindi il Comune, se ragioniamo in termini del mancato guadagno che avrebbe avuto se si fosse tenuta la società, ci perde 200 milioni. Il calcolo è semplice: 436 milioni meno 175 di debiti di Metroweb, che fa 260 milioni, meno i soldi che incassa ora dalla vendita del suo 23 per cento che sono una cinquantina di milioni. Conto finale del mancato guadagno 200 milioni”.

Lo sgarbo?

La tempistica della cessione della quota Metroweb di A2A sarebbe, secondo Simonelli, uno “sgarbo” al neo sindaco Pisapia, la cui giunta sarebbe ora “limitata” nella possibilità di adottare politiche come quella del wi-fi gratuito in città. A tal proposito Simonelli utilizza le parole di Marco Fiorentino (uno dei maggiori esperti di telecomunicazioni), dopo avergli chiesto se effettivamente sarà più difficile realizzare la rete wi-fi gratis: “Non lo so, sicuramente con una proprietà privata sono più difficili. Quello che so è che con la privatizzazione di Metroweb a Milano e ai milanesi è stato fatto un danno enorme. E’ una storia vecchia di più di dieci anni, che cominciò bene, continuò male ed ora temo che sia finita anche peggio”.

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