X

Milleproroghe. No assunzioni in magistratura: bloccati 325 tirocinanti

di admin |16 Febbraio 2012 12:58

Luca Palamara (foto LaPresse)

ROMA – Espunto perché dichiarato inammissibile dal presidente del Senato: è la sorte che è toccata a un emendamento del governo al Milleproroghe, che era stato già approvato in Commissione, e che prevedeva che le nuove assunzioni di tutti i magistrati (ordinari, amministrativi, tributari) venissero finanziate con un fondo popolato dagli introiti derivanti dall’aumento del contributo unificato. Così “verrà inevitabilmente ritardato l’ingresso dei 325 magistrati che hanno superato il concorso e che sono in attesa di iniziare il tirocinio”, lamenta il presidente dell’Anm Luca Palamara. E annuncia: “chiederemo incontri urgenti segnalando con forza in tutte le sedi istituzionali e politiche la gravità di tale situazione che lede le legittime aspettative professionali dei vincitori di concorso e determina il permanere della drammatica scopertura degli organici”.

Dal presidente del Senato, Renato Schifani, rassicurazioni all’Anm sulla sorte dell’emendamento al Milleproroghe, dichiarato inammissibile, che prevedeva che le nuove assunzioni di tutti i magistrati venissero finanziate con un fondo popolato dagli introiti derivanti dall’aumento del contributo unificato. “E’ motivo di conforto – fa sapere il presidente dell’Anm Luca Palamara – la comunicazione da parte del presidente Schifani, che mi è stata fatta nel corso di una sua telefonata, che l’inammissibilità è stata determinata da questioni di carattere tecnico. Schifani ha confermato il suo impegno a vigilare affinché l’emendamento in questione possa essere riproposto, nel più breve tempo possibile, in occasione del primo decreto compatibile in materia, in modo tale da assicurare la più sollecita assunzione dei vincitori di concorso”.

“A questo importante impegno del presidente del Senato – aggiunge Palamara – corrisponde analogo impegno già a suo tempo assunto e portato avanti dal Ministro della Giustizia Paola Severino con la quale a breve verrà fissato un nuovo incontro con l’Associazione nazionale magistrati”. La dichiarazione di inammissibilità di un emendamento al decreto milleproroghe che permetteva nuove assunzione nella magistratura è stata “una scelta tecnica e non di merito”. Lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, parlando con i giornalisti a palazzo Madama. Schifani ha detto di aver parlato al telefono con il presidente dell’Anm, Luca Palamara, assicurando “massima vigilanza, massimo impegno e massima garanzia” che la norma venga inserita in un prossimo decreto.

“Ho già telefonato personalmente al presidente Palamara – ha detto Schifani – per chiarire che, lungi da me l’intenzione di allontanare la risoluzione di un problema che sta a cuore a me e a tutti i cittadini italiani, cioè il favorire il più veloce funzionamento della giustizia e l’assunzione dei tirocinanti, quella della dichiarazione di inammissibilità è stata una scelta tecnica e non di merito, perchè era una norma estranea al decreto”. “Ho confermato l’impegno mio – ha proseguito il presidente del Senato – ad inserire questa norma al primo provvedimento d’urgenza che presenterà i requisiti di compatibilità con l’immissione in ruolo dei tirocinanti e dei giovani magistrati. Quindi – ha aggiunto – massima vigilanza, massimo impegno, massima garanzia”.

Scelti per te