Tutti parlano di un nuovo mini sussidio introdotto dal Governo: l’aiuto non è disponibile per tutti, ma comporta un doppio beneficio.
Sulla carta, sembra di avere a che fare con un nuovo Reddito di Cittadinanza, leggermente ridotto nell’importo ma più funzionale come incentivo all’occupazione: i disoccupati attendono con interesse specifiche sul nuovo mini sussidio previsto dal decreto Coesione.
L’attuale esecutivo si è sempre dichiarato contrario a forme di assistenzialismo statale: introducendo l’assegno di inclusione ha infatti voluto circoscrivere la possibilità di richiedere aiuti economici a un bacino molto più ristretto di beneficiari, escludendo di fatto tutti i contribuenti abili al lavoro.
E il nuovo bonus presentato come mini sussidio non entra in contraddizione rispetto a tale impostazione. Nei piani del Governo, infatti, il nuovo aiuto non va inteso come un mero supporto al reddito per disoccupati. L’idea è quella di perseguire chiare finalità politiche e sociali come la promozione dell’occupazione giovanile, il sostegno allo sviluppo economico, la riduzione del divario territoriale fra Nord e Sud e il supporto all’innovazione.
Il bonus punta in pratica a incentivare i giovani a entrare nel mondo del lavoro attraverso l’autoimprenditorialità, favorendo però la creazione di nuove imprese in settori strategici (nuove tecnologie e transizione digitale ed ecologica), con particolare attenzione al Mezzogiorno d’Italia. Per ottenere l’aiuto bisogna riferirsi ai bandi che saranno presto pubblicati sul sito ufficiale del MEF e poi sugli altri siti istituzionali ad hoc promossi direttamente dal Governo.
500 euro al mese: il mini sussidio per i disoccupati che avviano un’attività
Per ottenere questo bonus pari a 500 euro al mese promosso dal decreto Coesione è necessario soddisfare alcuni requisiti. Il primo è anagrafico: il beneficiario deve avere meno di trentacinque anni. Il vincolo occupazionale stabilisce che bisogna essere disoccupati. Inoltre bisogna avviare un’attività imprenditoriale nei settori considerati strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica.
L’attività in questione deve essere avviata tra il primo luglio 2024 e il 31 dicembre 2025. Rispettando tutti questi requisiti si ottiene quindi un mini sussidio da 500 euro, interpretabile come sostegno al reddito nel periodo di avviamento dell’attività. L’aiuto spetta infatti un periodo triennale, purché non si superi la data del 31 dicembre 2028, dato che in quella dato il pagamento si interromperà per tutti.
Coloro che riusciranno a ottenere subito l’aiuto potranno di conseguenza poter beneficiare di un contributo complessivo di 18.000 euro. E come specificato nel testo del provvedimento (l’articolo 21, comma 3) il sussidio non concorre alla formazione del reddito. Ciò significa che l’entrata va incassata come cifra netta, su cui non sono previste imposte. E cosa bisogna fare se l’under 35 ha già avviato un’attività in proprio prima del primo luglio 2024?
In questo caso, purtroppo, non sarà possibile beneficiare del bonus di 500 euro al mese previsto dal decreto. Oltre ad avere diritto a questo bonus, le aziende potranno assumere personale a un costo ridotto tramite un esonero del versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati per un massimo di 800 euro al mese. Questo sgravio vale solo sulle assunzioni a tempo indeterminato e per i lavoratori di età inferiore ai trentacinque anni.