ROMA, 29 OTT – L'ipotesi del centro studi della Cgia di Mestre, ''guidato dal candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione Veneto'', sull'aumento della disoccupazione a fronte di norme di semplificazione sui licenziamenti ''e' destituita di ogni fondamento''. Lo si legge in una nota del ministero del Lavoro secondo la quale le simulazioni sulla maggiore flessibilita' in uscita anche realizzate a livello internazionale ''danno piu' occupazione''.
'Cio' che l'Unione europea chiede all'Italia – si legge nella nota – ''e' una combinazione di maggiore flessibilita' nella risoluzione del rapporti di lavoro e di maggiore protezione del lavoratore. Tutte le ipotesi di adempimento di questa richiesta sono quindi rivolte a consolidare il sistema di ammortizzatori sociali, a partire da tutte quelle situazioni nelle quali puo' essere conservato il posto di lavoro attraverso la cassa integrazione e gli accordi collettivi che e' intenzione del Governo ancor piu' incoraggiare. Ovunque possibile la conservazione del posto di lavoro, anche nel caso di caduta della produzione, deve rimanere obiettivo primario, come e' stato, in Italia e in Germania, in questi tre anni. Cio' di cui si discute è la regolazione della risoluzione del rapporto di lavoro per motivi economici, in modo da incoraggiare la propensione a assumere perché l'obiettivo, ovviamente, e' fare più occupazione, soprattutto giovanile. Tutte le simulazioni relative alla maggiore flessibilità in uscita che a livello internazionale sono state realizzate danno infatti piu' occupazione''.