Monte dei Paschi di Siena: semestre in rosso per 380 milioni

Monte dei Paschi di Siena
Monte dei Paschi di Siena

MILANO – Mps archivia il semestre con un rosso di 380 milioni di euro, peggiore delle attese degli annalisti. Il dato si confronta con la perdita di 1,5 miliardi di un anno fa.

Il Monte dei Paschi di Siena archivia il semestre con una perdita oltre le attese e al tempo stesso si dice pronto a ”migliorare” il piano di ristrutturazione per quanto non sia stato affatto ”messo in dubbio” dalla Commissione europea. Il tutto mentre il Cda ha concesso una trattativa in esclusiva a due gruppi, Accenture e Bassilichi, per la cessione delle attività di back-office.

Complessivamente per l’amministratore delegato Fabrizio Viola ”il primo semestre ha confermato l’impegno e l’efficacia delle azioni messe in campo dalla banca in questi mesi. Azioni che hanno permesso di migliorare il profilo patrimoniale e finanziario, che nel passato è stato fonte di problemi”. Grazie agli aiuti di Stato ottenuti tramite i 4 miliardi di Monti bond, infatti, i coefficienti patrimoniali sono cresciuti all’11%, ben oltre l’8,9% del 31 dicembre scorso.

Nonostante questo rafforzamento però i conti soffrono ancora per effetto della crisi a livello europeo. Al 30 giugno infatti il risultato netto è stato negativo per 380 milioni, di cui 100 nel primo trimestre e 280 nel secondo. Le previsioni erano di una perdita di 149 milioni nel primo trimestre e di 249 milioni nei sei mesi. Inoltre, nel periodo la banca ha registrato un’esposizione su crediti deteriorati per 19 miliardi, pari al 13,8% degli impieghi complessivi verso clientela. Mentre il portafoglio titoli e derivati è lievitato a quota 40,5 miliardi per effetto di alcuni acquisti sostenuti dalla controllata Mps Capital Services nel comparto dei bond governativi ma già totalmente ricollocati sul mercato.

Al centro dell’attenzione degli analisti resta però il piano di ristrutturazione, alla luce anche del confronto acceso tra Ue e governo italiano sulle condizioni relative alla concessione degli aiuti di Stato (nei giorni scorsi da Palazzo Chigi era filtrato che su Mps ”sia in errore Bruxelles”). ”Siamo a disposizione e siamo pronti a recepire le indicazioni volte a migliorare il nostro piano sotto forma di ristrutturazione”, ha detto Viola, mentre il Cfo, Bernardo Mingrone ha chiarito che il progetto ”non è messo in dubbio dall’Ue”, semmai si chiede di ”migliorare alcuni aspetti”.

Nel comunicato la banca rispetto a questo punto precisa che ”sono previste ulteriori azioni di contenimento dei costi, cessione degli asset e riduzione del perimetro di filiali, oltre al rafforzamento delle iniziative di capital management già indicate”. Quanto alla cessione delle attività di back-office, Mingrone, ha spiegato che il consiglio ha concesso una trattativa in esclusiva ad Accenture e Bassilichi per definire un accordo per l’esternalizzazione di questi asset come previsto dal piano. Eventuali benefici dall’operazione si vedranno però a partire dal prossimo anno.

 

 

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