Montezemolo paladino della lotta all’evasione: “Pagare meno tasse, pagarle tutti”

Anche Luca Cordero di Montezemolo spera in una seria lotta all’evasione fiscale. L’Italia, dice, ha una pressione fiscale «inaccettabile», ma soprattutto un tasso di evasione inaccettabile, per cui «quello che serve è pagare meno ma pagare tutti».

Montezemolo ha parlato a Bologna come presidente della Fondazione «Italia Futura», che si è riunita per parlare della sanità. Uno dei motivi per cui Italia Futura ha proposto di «destinare automaticamente ogni euro ricavato dalla lotta all’evasione alla riduzione della pressione fiscale» è anche la «vergogna» del fatto «inaccettabile che solo l’1% degli italiani dichiari al fisco oltre 100 mila euro».

L’ex presidente di Confindustria ha affrontato anche i grandi temi del Paese: «Intanto serve mettere al centro delle priorità il fisco e il lavoro e i giovani».

Non serve, ha detto ancora Montezemolo, parlare di lotta agli sprechi solo in campagna elettorale: «Bisogna cominciare a lavorare, a prendere delle decisioni. Credo che il fisco e le tasse devono essere affrontate perchè il paese soffre di due estremi inaccettabili. Da un lato una pressione fiscale su famiglie, imprese e lavoratori che è asfissiante, dall’altro un tasso di evasione non accettabile da un paese civile».

Poi Montezemolo ha parlato anche degli assetti politici dell’Italia: «Sono convinto che il successo elettorale della Lega non sia stato determinato da fattori ideologici ma dalla buona qualità di molti amministratori locali che hanno dimostrato ai propri cittadini di saper fare bene e di saper risolvere molti problemi».

Lo ha detto come esempio parlando del federalismo, «un cambiamento epocale per il nostro paese, una possibilità per dare nuova vitalità al rapporto tra cittadini e istituzioni. Eppure troppo spesso si ha l’impressione che si discuta di federalismo solo nei suoi aspetti ideologici. Alimentando ancora una volta uno scontro lontano dalle legittime aspettative dei cittadini». Da qui il richiamo alla concretezza della Lega. «La stessa ansia di concretezza – ha aggiunto – dovrebbe valere anche per il governo, dove vi sono competenze di eccellente livello, che hanno dato prova anche in questa prima parte di legislatura. Perchè non ci si concentra sulle tante buone cose fatte e sulle tantissime ancora da fare nei tre anni di legislatura? Tasse, lavoro, giovani, sanità, infrastrutture, qualità della spesa pubblica, taglio della burocrazia, ricerca e innovazione».

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