Moody’s taglia il rating alla Slovenia: da Aa2 ad Aa3

LUBIANA, 23 SET – L’agenzia Moody’s ha tagliato oggi di un punto la nota di affidabilita’ del debito della Slovenia, portandolo da Aa2 a Aa3 (comunque il quarto giudizio piu’ alto), confermando la valutazione in ‘negative review’, ovvero prospettive negative. La decisione e’ giunta due giorni dopo la caduta del governo di centro-sinistra del premier Borut Pahor e in un momento difficile per l’economia del paese, l’unico della ex Jugoslavia a far parte della Ue e dell’Eurozona.

Il ministero delle Finanze sloveno, in una nota diffusa oggi a Lubiana, ha fatto sapere ”di non essere sorpreso” per il declassamento del debito da parte dell’agenzia Moody’s, giudicando comunque questa valutazione ”eccessivamente prudente”.  ”Il governo non e’ sorpreso poiche’ da mesi continua ad ammonire delle possibili conseguenze negative del respingimento delle riforme strutturali”, spiega la nota.  Il governo di Borut Pahor ha perso la maggioranza dopo che due partiti minori, i liberali dell’Lds e il Partito dei pensionati (Desus), hanno ritirato i loro ministri perche’ contrari alla riforma del sistema pensionistico, all’innalzamento dell’eta’ pensionabile e ad altri tagli delle spese pubbliche. Il piano di riforme e’ stato respinto anche in un referendum popolare tenutosi a giugno.

”Crediamo tuttavia che l’agenzia Moody’s sia stata eccessivamente prudente e non abbia preso in considerazione tutte le misure adottate nelle ultime settimane da parte del governo uscente per garantire la stabilita’ dei conti pubblici”, conclude il comunicato del ministero delle Finanze. Tra le motivazioni per il taglio del rating da AA2 ad AA3, la Moody’s indica il rischio che il governo, a causa della crisi finanziaria, sia costretto ancora una volta ad intervenire in sostegno del sistema bancario, la previsione a medio termine di una crescita economica minore del previsto e ”l’incertezza politica” dopa la caduta del’esecutivo

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