NEW YORK, 5 OTT – Il giorno dopo aver declassato il debito sovrano dell’Italia, l’agenzia Moody’s taglia il rating delle principali banche italiane, Unicredit e Intesa Sanpaolo.
Giudizio tagliato anche per Eni, Enel, Finmeccanica, Poste italiane e Terna. Confermato invece il giudizio su Generali e Allianz Italy.
Per quel che riguarda Unicredit, Moody’s ha tagliato il rating sui depositi e il debito a lungo termine, portandolo da A3 ad A2. L’outlook è negativo. La decisione – si legge nella nota dell’agenzia – è dovuta al fatto che Unicredit dovrà ”migliorare il debole livello di redditività delle operazioni ‘core’ in Italia”. ”E nell’attuale situazione economica – spiegano gli analisti – i bassi tassi di crescita e le misure di austerity del governo costituiscono un ostacolo per il gruppo in Italia e negli altri mercati”.
Tutto ciò ”potrebbe aumentare le pressioni negative sulla redditività e sulla qualità degli asset” di Unicredit. Per quel che riguarda invece Intesa Sanpaolo, il rating passa da Aa3 ad A2, con prospettive negative. Secondo Moody’s, ciò è dovuto ”sia all’esposizione diretta verso il debito sovrano italiano sia al fatto che Intesa è concentrata soprattutto sulle attività interne, visto che il 77% delle entrate del gruppo sono generate in Italia”. Per questo, l’agenzia ritiene che ”il profilo di credito di Intesa sia troppo correlato al profilo di credito del governo italiano. E data questa correlazione – conclude Moody’s – è poco probabile per Intesa avere un rating più alto di quello del governo italiano”.