E’ morto Luigi Arcuti, banchiere di razza. Curò la fusione San Paolo-Imi

Luigi Arcuti (1924-2013) – Foto Lapresse

TORINO – Addio al banchiere Luigi Arcuti, scomparso sabato, all’età di 88 anni, a Torino,la città dove era nato nel luglio del 1924. Fu lui l’artefice negli anni ’90 dell‘integrazione tra San Paolo e Imi. Del nuovo gruppo, diventato una delle prime tre banche italiane, Arcuti è stato presidente dal 1980. La camera ardente verrà allestita domenica e lunedì, a Torino, presso la sede di Intesa-Sanpaolo, nella centrale piazza San Carlo. I funerali dovrebbero svolgersi martedì mattina.

Arcuti, nato a Torino nel luglio del 1924, era entrato a 21 anni nell‘Istituto Bancario San Paolo di Torino, come impiegato. Promosso funzionario nel 1958, per il lavoro svolto nell’avvio e nell’organizzazione di nuovi servizi, tra i quali il settore estero, nel 1964 è diventato dirigente.

Dieci anni dopo è stato nominato direttore generale, nell’ottobre del 1980 è diventato presidente dell‘Imi, che sotto la sua guida diventerà uno dei principali protagonisti dell’intermediazione bancaria e finanziaria in Italia e all’estero. Banchiere di razza e antagonista storico della Mediobanca di Enrico Cuccia, contemporaneamente, Luigi Arcuti ha ricoperto numerose cariche: consigliere della Bei, presidente di Fideuram ed Imi International, consigliere di Riv-Skf, Olivetti, Ina, vicepresidente dell‘Abi.

Nel 1997 ha preparato l’integrazione tra Imi e Sanpaolo, avvenuta l’anno dopo. Nominato Cavaliere del lavoro il 2 giugno 1979. Il 30 aprile 2001 era stato nominato presidente onorario di Sanpaolo Imi dall’assemblea degli azionisti.

Gestione cookie