MILANO – Mps, la Fondazione voterà a favore dell‘aumento di capitale da tre miliardi solo se l’operazione verrà posticipata nel secondo trimestre del 2014, in ogni caso “non prima del 12 maggio”. Altrimenti voterà no. Secondo la Fondazione l’attuale situazione finanziaria dell’ente non potrebbe che rendere “più complessa e rischiosa l’intera operazione così come configurata dal Consiglio di amministrazione della Banca”.
La Fondazione è il primo azionista della banca senese con il 33,5% del capitale e vuole più tempo per vendere le azioni e ripagare alle banche un debito da 339 milioni. Per questo ha chiesto il rinvio dell’aumento di capitale.
La banca, invece, vorrebbe lanciare l’aumento a gennaio perché è quello, secondo gli advisor, il momento dell’anno più favorevole.
La Fondazione ha reso noto di aver autorizzato la presidente Antonella Mansi a
“partecipare alla convocata assemblea della Banca, per esprimere in nome della Fondazione: voto favorevole alla approvazione, in unico contesto, della proposta di aumento di capitale di cui al punto 1 dell’Ordine del Giorno in parte straordinaria, unitamente all’inscindibile proposta oggetto della richiesta presentata dalla Fondazione; voto contrario a ogni altra e diversa proposta di deliberazione sul medesimo punto all’Ordine del Giorno; salvo il suo discrezionale apprezzamento in ordine a eventuali sopravvenute modificazioni dell’attuale scenario”.