ROMA – La Monte dei Paschi di Siena è crollata in Borsa il 23 gennaio, ma i risparmiatori non dovranno temere per i propri conti correnti. Il Corriere della Sera spiega che la banca non ha problemi di liquidità e lo scandalo dei derivati, che ha portato alle dimissioni di Giuseppe Mussari dell’Abi, influisce sulle operazioni in Borsa a non sui conti correnti.
La Mps inoltre è coperta dal Fidt, il Fondo interbancario di tutela depositi, che garantisce ai risparmiatori le somme depositate per un valore massimo di 100mila euro, spiega il Corriere della Sera:
” Il fondo copre le somme depositate fino a un valore massimo di 100 mila euro per titolare di conto e per azienda di credito. Chi ha più conti nella stessa banca, quindi, ha diritto a una copertura massima di 100 mila euro. Se invece ho tanti conti in diversi istituti e, per assurdo, tutte le banche dove sono cliente fallissero in contemporanea, avrei diritto a 100 mila euro (se possiedo così tante sostanze liquide) per ogni banca.
Nel caso di conti cointestati, il limite dei 100 mila euro si applica per ogni testa. Il tempo di rimborso è di 20 giorni lavorativi, più altri dieci di eventuale proroga, che viene concesso dalla Banca d’Italia solo in casi eccezionali.”.
Il discorso non cambia per Titoli di Stato, bot, cct, azioni, obbligazioni ed oro, che rimangono di proprietà di chi le deposita. Nel caso di problemi per la banca i depositi di questo tipo vengono restituiti al legittimo proprietario. Ma per le obbligazioni bancarie la situazione cambia, spiega il Corriere della Sera:
“I bond bancari hanno diversa natura e non tutte le emissioni mettono al sicuro nel caso estremo del fallimento. E i fondi comuni? Anche in questo caso un certo grado di sicurezza non manca. Il patrimonio è conservato in una banca depositaria che è terza rispetto all’istituto che li colloca e che li distribuisce”.