ROMA – Mutui. Non riesco più a pagare le rate, come faccio a sospenderle? Lo spread scende ma la rata resta: è una richiesta pressante quella che viene da chi, e sono tantissimi, causa perdita del lavoro, è un mutuario in difficoltà alla ricerca di un “paracadute”, di una dilazione dei termini di pagamento delle rate, pena la perdita della casa, dell’officina, dell’ufficio.
Il “Piano famiglie” che consente la proroga sulle rate, ha accolto fino ad oggi le richieste di 82 mila mutuatari, dal febbraio 2010, quando è stato costituito. Il problema è che scade il 31 gennaio (giovedì prossimo): in alternativa il Parlamento potrebbe votare i decreti attuativi per l’introduzione effettiva del “fondo di solidarietà” del Ministero delle Finanze, naturale sostituto del “Piano Famiglie”. Oppure, si deve sperare, in un’ennesima proroga (sarebbe la quinta) del Piano Famiglie.
Scrive Maximilian Cellino sul Sole 24 Ore: “Per circa 60 mila dei richiedenti i benefici (12 mesi di sospensione) si sono già esauriti, ma secondo la Banca d’Italia il 25% non riesce a riprendere i regolari pagamenti, semplicemente perché nel frattempo a causa della crisi economica non sono migliorate le condizioni reddituali del nucleo familiare”.
Comunque, vediamo in dettaglio i passi necessari per un mutuatario in difficoltà per richiedere lo stop alle rate.
Chi rientra nel Piano Famiglie. Può fare richiesta chi ha acceso un mutuo ipotecario per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione della prima casa. Il mutuo può essere a tasso fisso, variabile o misto. Le motivazioni della richiesta possono essere due: la perdita del lavoro o l’ingresso in cassa integrazione, eventi che devono essere occorsi entro il 31 dicembre 2012.
Requisiti del Piano Famiglie. Il ritardo nel pagamento delle rate non deve superare i 90 giorni. Chi abbia già usufruito di una sospensione, non può replicare la richiesta. Il mutuo non deve superare il valore di 150 mila euro. Chi lo richiede deve dichiarare un reddito imponibile inferiore ai 40 mila euro.
Eccezioni. La Bnl non applica limiti di reddito al contraente e include nella sospensione anche i prestiti personali. La Banca Popolare di Vicenza accorda sospensioni fino a 18 mesi.
Chi rientrerebbe nel Fondo di solidarietà. L’importo del mutuo erogato per l’abitazione principale non deve superare i 250 mila euro (contro mi 150 mila del Piano Famiglie). L’intestatario che richiede la sospensione deve avere un reddito annuo Isee non superiore ai 30mila euro. Nel caso di cointestatari si fa riferimento al reddito complessivo del nucleo della famiglia. Il mutuatario che abbia i requisiti può richiedere la sospensione attraverso il Fondo di solidarietà per due volte e una durata massima di 18 mesi. Chi ha già usufruito del “Piano famiglie” può accedere al Fondo, a patto che lo stop cumulato ai pagamenti non superi i 18 mesi.
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