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Mutui sospesi, la beffa degli interessi aggiuntivi da sospensione

di Emiliano Condò |26 Gennaio 2014 12:24

ROMA – Mutuo sospeso per le famiglie in difficoltà? La beffa c’è e arriva dopo, quando uno riprende a pagare. Perché il pagamento delle rate si ferma, ma non gli interessi. Così chi ottiene la sospensione poi si trova a dover pagare i cosiddetti “oneri di sospensione”, ovvero interessi aggiuntivi, dovuti allo stop, che si sommano al capitale residuo.

E non si tratta di spiccioli, ma di migliaia di euro. I conti, con una certa precisione, li fa il Corriere della Sera prendendo come riferimento un mutuo a tasso fisso da circa 150mila euro sospeso per 18 mesi. In quel caso la stangata da “oneri di sospensione” ammonterebbe a circa 4mila euro.  Perché, sorpresa nella sorpresa, la beffa è più salata se il mutuo è a tasso fisso.

La questione riguarda oltre 10000 mila famiglie in difficoltà. Quelle cui  banche hanno sospeso la rata del mutuo negli ultimi otto mesi anche grazie al Fondo di solidarietà per l’acquisto della prima casa (con contributo di Stato) che consente di congelare il mutuo fino a 18 mesi. Sospensione ottenuta, come testimoniano le richieste, nel 93% dei casi la persone che mentre pagavano il mutuo hanno perso il posto di lavoro.

Il Corriere della Sera, insieme ad Altroconsumo, simula due casi per mostrare quanto incidono gli oneri di sospensione:

Ecco due esempi, elaborati con Anna Vizzari di Altroconsumo (associazione di consumatori che non ha sottoscritto l’accordo per il Fondo). Primo caso. Il signor Rossi (reddito Isee sotto i 30 mila euro) ha acceso un mutuo prima casa di 100 mila euro a 20 anni nel dicembre 2008, al tasso fisso del 5% (Irs 20 anni 4% più spread 1%). Chiede una sospensione di 18 mesi perché ha perso il posto. Il suo capitale residuo è di 83.455 euro a 15 anni; ne dovrà versare invece 86.494, perché vanno aggiunti oneri di sospensione per 3.039 euro. Il Fondo di solidarietà paga infatti solo la quota d’interessi al 2,49% (odierno valore dell’Irs a 15 anni). Al signor Rossi resta in carico il 2,51%. E se il mutuo fosse variabile? Si paga solo lo spread: oneri per 1.211 euro.

Secondo caso: mutuo ventennale di 150 mila euro, stesse condizioni. Già pagati dieci anni, capitale residuo di 93.332 euro. Con gli oneri di sospensione sale a 97.244 euro (+3.912) per il tasso fisso e a 94.653 euro (+1.322) per il variabile. Va detto che con il precedente Piano famiglie Abi (che consentiva la sospensione solo per 12 mesi) il conto finale era maggiore, perché tutto l’interesse rimaneva in capo al cliente: nei nostri esempi, 6.055 euro nel primo caso e 6.608 euro nel secondo (a tasso fisso).

 

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