Mutui variabili e aumento tassi Bce, Consumatori: "Stangata da 2,3 milioni per le famiglie"

ROMA, 7 LUG – L'aumento dei tassi deciso dalla Bce ''avra' ricadute su circa 2,3 milioni di famiglie'' che si sono indebitate a tasso variabile.

E' quanto affermano, in una nota, Federconsumatori e Adusbef.Le elaborazioni delle due associazioni a tutela del consumatore mostrano, si legge nel comunicato, ''come le rate dei mutui indicizzati subiranno una maggiorazione di 11 euro al mese (132 euro l'anno) per un mutuo decennale di 100.000 euro a tasso variabile, che passa dal 2,75 al 3,00 per cento, con il costo della rata mensile che passa da 954 a 965 euro''. Maggiori oneri anche per un mutuo di 100.000 euro di durata ventennale ''che passa da 542 euro al mese a 554, con un aumento di 12 euro mensili (144 euro l'anno). Se poi la durata e' trentennale, si passa da una rata di 408 a 421 euro mese (+ 156 euro l'anno)''.

Ma ancora peggio, aggiungono le due organizzazioni, va ai mutuatari con prestiti da 200.000 euro a 10 anni a tasso variabili: ''Le loro rate passano da 1.908 euro mensili a 1.930 (+22 euro al mese, +264 euro annui) nella migliore delle ipotesi''. Stangata ancora piu' dura per un mutuo trentennale di 200.000 euro, fanno sapere, ''con la rata mensile che passa da 816 euro a 842 euro (+26 euro mensili, pari a + 312 euro l'anno)''. Inoltre, l'aumento dei tassi, sottolineano Federconsumatori e Adusbef ''comportera' maggiori oneri per rinnovare lo stock dei titoli del debito pubblico. Dal 15 luglio a fine 2011, occorrera' rinnovare 130,202 miliardi di euro di titoli in scadenza'', ''con un aggravio di 325,5 milioni di euro di maggiori interessi per il 2011''.

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