Fiat: nasce la Newco Fabbrica Italia Pomigliano

L'ad di Fiat, Sergio Marchionne

E’ nata Fabbrica Italia Pomigliano, la nuova società della Fiat per lo stabilimento di Pomigliano d’Arco. La societa’ e’ stata iscritta al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Torino il 19 luglio. E’ controllata al 100% da Fiat Partecipazioni, ha un capitale di 50.000 euro e il presidente e’ Sergio Marchionne.

L’oggetto sociale della newco e’ ”l’attivita’ di produzione, assemblaggio e vendita di autoveicoli e loro parti. A tal fine puo’ costruire, acquistare, vendere, prendere e dare in affitto o in locazione finanziaria, trasformare e gestire stabilimenti, immobili e aziende”. Inoltre la societa’ ”puo’ compiere le operazioni commerciali, industriali, immobiliari e finanziarie, queste ultime non nei confronti del pubblico, necessarie o utili per il conseguimento dell’oggetto sociale, ivi comprese l’assunzione e la dismissione di partecipazioni ed interessenze in enti o societa’, anche intervenendo alla loro costituzione”.

La nascita di Fabbrica Italia Pomigliano e’ un passo preliminare per la costituzione di una nuova societa’, una new company in cui riassumere, con un nuovo contratto, i 5.000 lavoratori attuali della fabbrica campana. Si tratta del progetto Futura Panda a Pomigliano, per il quale la Fiat ha raggiunto un accordo con i sindacati il 15 giugno, non firmato dalla Fiom.

Disdetta contratto interesserebbe 25mila dipendenti. La disdetta del contratto nazionale di lavoro da parte della Fiat, che dovrebbe essere comunicata giovedi’ ai sindacati a Torino, interesserebbe 25.000 dipendenti: si tratta dei lavoratori degli stabilimenti di Mirafiori, Cassino, Pomigliano e Termini Imerese e degli impiegati degli enti centrali. La disdetta diventerebbe operativa il 31 dicembre 2012, quando scadra’ l’attuale contratto di lavoro e quindi la Fiat uscirebbe dalla Federmeccanica il primo gennaio 2013.

Azienda convoca sindacati giovedì a Torino. Intanto la Fiat ha convocato i sindacati metalmeccanici giovedì all’Unione Industriale di Torino, alle 9,30. All’ordine del giorno – secondo i sindacati – dovrebbe essere la comunicazione della disdetta degli accordi vigenti e, in particolare, del contratto nazionale di lavoro. Si parlera’ inoltre di Pomigliano con i sindacati che hanno firmato l’intesa del 15 giugno. A questa seconda parte dell’incontro non dovrebbe quindi partecipare la Fiom.

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