Navigator Napoli: quinto giorno di sciopero della fame, ma De Luca non firma

Reddito di cittadinanza: navigator napoletani al quinto giorno di sciopero della fame
La protesta dei navigator napoletani (Ansa)

ROMA – Personale del 118 è stato chiamato a intervenire presso il presidio dei navigator campani, davanti Palazzo Santa Lucia, oggi al quinto giorno di sciopero della fame. Ad allertare il 118 sono stati altri navigator preoccupati per le condizioni di salute dei loro cinque compagni che stanno protestando con il digiuno.

A quanto riferiscono i manifestanti, il personale medico del 118 ha constatato in tutti gli scioperanti indici glicemici al limite e in uno dei navigator uno stato febbrile, consigliando l’interruzione della protesta per non pregiudicare ulteriormente le sue condizioni fisiche già precarie.

“Non sarà lo sciopero della fame ad ammazzare gli scioperanti ma l’assordante silenzio delle istituzioni”, afferma Carlo Del Gaudio, uno dei 5 navigator in sciopero della fame.

Perché i navigator di Napoli fanno lo sciopero della fame

Nella giornata di ieri i navigator campani avevano inviato una lettera al presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, chiedendo un suo intervento per la risoluzione della questione e per far si che il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, firmi la convenzione con Anpal Servizi necessaria affinché possano iniziare il loro percorso di formazione e di lavoro senza il quale inoltre i beneficiari del reddito di cittadinanza non possono accedere al Patto per il lavoro, la fase due della legge sul reddito di cittadinanza.

Il governatore Vincenzo De Luca chiede prima di stabilizzare i 600 dipendenti precari che lavorano all’Anpal. (fonte Ansa)

 

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