Usa, crisi. Senza accordo fiscal cliff guai anche per i turisti agli aeroporti

Pubblicato il 27 Dicembre 2012 - 19:09 OLTRE 6 MESI FA
Senza accordo su fiscal cliff lunghe file agli aeroporti Usa

WASHINGTON, STATI UNITI – Il mancato accordo sul fiscal cliff, sempre più probabile, avra’ conseguenze dirette sulla vita di tutti i giorni non solo degli americani, ma anche dei milioni di turisti che scelgono gli States per le loro vacanze.

I tagli automatici alla spesa pubblica colpiranno infatti anche il settore dei trasporti: in particolare si calcola una riduzione di spesa di circa un miliardo.

Cio’ comportera’ un taglio nel numero degli addetti alla sicurezza agli aeroporti con un effetto immediato nella lunghezza delle file agli scali e magari ritardi nei voli e nelle coincidenze.

Al di la’ dei disagi agli aeroporti, quello che preoccupa più gli americani e’ che con il precipizio fiscale saranno circa 2,1 milioni di disoccupati a non ricevere piu’ alcun sostegno pubblico. Per non parlare di un aumento generalizzato delle tasse e del ritardo nei rimborsi fiscali, una boccata d’ossigeno per tantissime famiglie americane che di solito arriva verso febbraio e che stavolta potrebbe giungere molto piu’ in la’ nel corso dell’anno.

Con l’incombere del precipizio fiscale anche anche Starbucks si mobilita. Pur di evitarne le disastrose conseguenze f, il capo della famosa catena di caffetterie, Howard Schultz ha chiesto ai camerieri dei 120 punti vendita dell’area di Washington di scrivere tra giovedi’ e venerdi’, i giorni cruciali per la trattativa, ‘Come together’ (mettiamoci d’accordo) sui bicchieri di cartone prima di consegnarli ai clienti.

”Stiamo seguendo con molta attenzione cosa sta succedendo, e siamo molto preoccupati. Credo che tutti noi ci meritiamo qualcosa di meglio”, ha detto Schultz spiegando il senso della sua iniziativa a una settimana dalla scadenza finale. Lo stesso messaggio ‘Come together’, verra’ lanciato nei prossimi giorni sui social media, attraverso spot tv e sul Washington Post e New York Times. ”Se i colloqui non faranno progressi – promette Schultz – faremo molto di piu”’.