No Expo di Beppe Grillo: non farla costerebbe 100mila posti e 10 mld in 10 anni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Maggio 2014 - 10:43 OLTRE 6 MESI FA
No Expo di Beppe Grillo: non farla costerebbe 100mila posti e 10 mld in 10 anni

No Expo di Beppe Grillo: non farla costerebbe 100mila posti e 10 mld in 10 anni

MILANO – No Expo di Beppe Grillo: non farla costerebbe 100mila posti e 10 mld in 10 anni. Anche sullo scandalo della corruzione alla Expo di Milano si gioca il duello elettorale Renzi-Grillo. Il primo dice stop ai ladri, avanti con i lavori. Il leader 5 Stelle fa la campagna per sospendere la manifestazione, considerata solo un festival della tangente. Ma quanto costerebbe all’Italia sfilarsi, abbandonare la gara vinta nel 2008? Vediamo in dettaglio l’analisi delle perdite eventuali, voce per voce (fonte La Stampa).

100mila posti di lavoro. In termini occupazionali, le stime più pessimistiche indicano la cifra di 102mila unità i posti di lavoro a rischio. Quelle più ottimistiche dicono poco più della metà, 60mila.

La penale: 250-300 milioni di euro. Non portare a termine il progetto significa dover pagare una penale all’Ufficio Internazionale Esposizioni (Bureau International des Expositions, BIE) dell’ordine di 250-300 milioni di euro.

800 milioni di appalti persi. Ma è una cifra approssimata per difetto, perché all’appello mancano i lavori ancora non commissionati. La cifra si riferisce solo ai finanziamenti già stanziati.

10 miliardi in 10 anni. Il volano, come si dice, dell’Expo dovrebbe generare un effetto crescita stimato in 10 miliardi di euro in 10 anni secondo i calcoli del professor Alberto Dall’Acqua dello Sda Bocconi.

Rinuncia a 20 milioni di visitatori. Difficile calcolare gli importi del mancato arrivo di 20 milioni di visitatori attesi. Il danno d’immagine si estenderebbe anche al marchio del made in Italy.

Rinuncia a 500-700 milioni di investimenti. E’ la misura economica in cifre di quanto l’Expo sia in grado di attirare capitale straniero.

Piastra già costruita al 40%. Ovvio che senza la manifestazione l’opera già realizzata per metà non avrebbe più senso.