C’è un nuovo colosso nei cieli. Celebrate le nozze Ita-Lufthansa benedette da Bruxelles che ha approvato l’intesa dopo aver ricevuto le garanzie sulla concorrenza. L’ingresso dei tedeschi, dopo un percorso complicato e travagliato, è stato salutato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti con manifesta soddisfazione ed una unghiata liberatoria: ”Finiamo di pagare la tassa Alitalia”. E poi, già che c’era, si è tolto un sassolino dalla scarpa ed ha rifilato una sonora stoccata al Commissario Margrethe Verstager – danese, 56 anni, Sinistra radicale, nel governo di Bruxelles dal 2014 – che ha trascinato per sette mesi la vicenda: ”Bisogna capire che il mercato è globale e non ragionare come 40 anni fa”. È il caso di ricordare che la Commissione Ue ha approvato le nozze tra le due compagnie aeree a patto di tutelare la concorrenza nello scalo di Milano-Linate, sulle rotte di corto raggio tra l’Italia e l’Europa centrale e sui lunghi collegamenti tra Fiumicino e il Nord America.
Il colosso tedesco acquisirà subito una quota del 41% di Ita con un aumento di capitale da 325 milioni. Diventerà socio unico entro il 2029. Acquisirà il 100% nel 2033. La soluzione raggiunta è positiva per Roma che diventa un hub aereo di riferimento per l’America, l’Asia e l’Europa. Il Ceo di Lufthansa, Carsten Spohr ha detto: ”Queste nozze rafforzano l’internazionalizzane del gruppo e offriamo ai clienti una scelta più ampia di collegamenti e destinazioni. E con l’hub 5 stelle di Roma stiamo ampliando anche la nostra offerta premium collegando al meglio alla nostra rete i futuri mercati strategici a sud dell’Equatore”.
Oltre al Governo e al commissario Gentiloni (“una bellissima notizia per l’Ita e per l’Italia”) i sindacati hanno espresso la loro soddisfazione. L’operazione è stata salutata con positività dai sindacati Fit, CGIL, Ultrasporti e UGL. Restano i timori dei viaggiatori per costi e servizi: ancora non si sa se la nuova compagnia avrà prezzi più alti. È difficile stabilirlo adesso, anche se tutti smentiscono questo rischio. Critiche dai 5 Stelle. ”Sono stati persi 6 anni e 6 miliardi” ha detto Giulio Sottanelli di Azione. Il colosso tedesco conta su 98 aerei, compresi i velivoli cargo, e 4.656 dipendenti.