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Nuova allerta dopo il granchio blu, ecco il pesce scorpione: primi avvistamenti sulle coste italiane

Il pesce scorpione, noto scientificamente come Pterois miles e conosciuto anche come pesce fuoco diavolo (devil firefish) o pesce leone (lionfish), è una specie originaria del Mar Rosso e dell’Oceano Indiano. Questa specie, caratterizzata da un aspetto appariscente e da spine velenose, è arrivata nel Mediterraneo attraverso il Canale di Suez circa trent’anni fa. Dal suo ingresso nel Mediterraneo, il pesce scorpione ha iniziato a espandersi progressivamente verso ovest, con avvistamenti documentati in Sicilia, Calabria, Puglia e potenzialmente fino al Lazio.

Come riconoscerlo

Il pesce scorpione è facilmente riconoscibile grazie ai suoi colori vivaci che variano dal rosso al marrone chiaro o grigio, con numerose linee scure verticali. Gli esemplari adulti possono raggiungere i 35 centimetri di lunghezza. Il pesce presenta una testa prominente con occhi sporgenti e un corpo allungato. Le pinne pettorali sono ampie e a ventaglio, mentre le pinne dorsali, anali e pelviche sono dotate di spine lunghe e sottili, che contengono veleno.

Abitudini:

  • Comportamento: Predatore notturno.
    Dieta: Si nutre di pesci e piccoli crostacei.
    Rifugio: Si nasconde durante il giorno nelle fessure di scogli o tra oggetti affondati.

Pericoli ambientali:

  • Predazione: È un predatore aggressivo che può ridurre significativamente le popolazioni di pesci locali, compromettendo l’equilibrio ecologico.
    Pochi predatori naturali: Le spine velenose offrono una protezione efficace contro i predatori naturali, facilitando la sua espansione.
Pesce scorpione
Nuova allerta dopo il granchio blu, ecco il pesce scorpione: primi avvistamenti sulle coste italiane (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Pericoli per l’uomo

  • Veleno: Le spine del pesce scorpione contengono un veleno che può causare dolore estremo, vomito, convulsioni, paralisi minore e difficoltà respiratorie.
    Persistenza del veleno: Il veleno rimane attivo per 24-48 ore dopo la morte del pesce, rendendo pericolose anche le interazioni con esemplari spiaggiati o venduti nei mercati.
    In caso di puntura: Primo Soccorso: Immergere la zona colpita in acqua calda (non bollente) può aiutare a ridurre il dolore.
    Assistenza medica: È essenziale cercare immediatamente assistenza medica di emergenza, poiché le reazioni al veleno possono variare da lievi a gravi.
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