Sanatoria fiscale 2025: stop al taglio dei debiti. Bocciato un emendamento a favore dei contribuenti con pendenze nei confronti della P.A.
La Legge di Bilancio 2025 è al vaglio del Parlamento. Criticata severamente dall’opposizioni, è considerata dal Governo vantaggiosa e utile per far fronte ad una serie di problematiche interne. Dalla riforma della scuola a quella della sanità, ma anche il limite posto sulle tasse, sono diverse i temi considerati dalla normativa, che tuttavia non ha soddisfatto tutti. In questi giorni poi uno degli emendamenti proposti dalla Lega, finalizzato alla rottamazione delle pendenze che alcuni cittadini hanno con la Pubblica Amministrazione, è stato bocciato.
Il riferimento è alla “rottamazione quinquies”, così è stata definita dalla Lega. Con questo emendamento si auspicava un taglio dei debito di coloro che non sono rientrati nella rottamazione quarter. Quest’ultimi sarebbero potuti essere ripescati tramite l’estensione della definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione, per tutte le cartelle emesse dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2023.
Gli interessati avrebbero pagato una somma minore da quella prevista: priva di interessi, aggio e interessi di mora e avrebbero potuto dividere il pagamento in ben 120 rate. Questa possibilità oggi è sfumata e questo ha allertato l’opinione pubblica. La rottamazione era infatti attesa da molti, che in tal modo avrebbe potuto aderire ad una pace fiscale auspicata da tempo. Tuttavia esistono ancora dell’alternative per poter sanare il proprio debito con lo stato. Ecco quali sono.
Sanatoria fiscale: le iniziative in corso
Un emendamento simile a quello proposto dalla Lega è quello di Forza Italia, contenuto nel decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2025. L’iniziativa propone di riaprire i termini della rottamazione quarter estendendoli alle cartelle dal primo luglio 2022 al 31 dicembre 2023 e con la possibilità di pagare in una sola soluzione o in 18 rate.
Anche questa disposizione è al vaglio del Parlamento. Per il momento la commissione addetta non si è ancora espressa, ma il timore è che anche in questo caso non ci sarà un esito positivo per mancanza di coperture economiche. In attesa di un’approvazione i contribuenti possono avvalersi della rateizzazione del debito e anche della sospensione legale.
Questo per evitare di incorrere in situazioni più spiacevoli come il pignoramento, le ipoteche i i fermi amministrativi. La rateizzazione del debito permette poi di fronteggiare il problema con maggiore serenità, risolvendo la soluzione in modo graduale e senza trovarsi a gestire macigni economici insormontabili.