Ci sono novità per chi è disoccupato: attenzione ai sussidi che arriveranno nel 2025, ma bisogna avere requisiti specifici
La disoccupazione in cui versano molti cittadini italiani è un nervo scoperto per il governo ma soprattutto per chi non sa come sbarcare il lunario. Chi non ha un lavoro naviga nel buio, non può fare progetti per il futuro e soprattutto non può soddisfare i bisogni necessari che la vita richiede.
Per questo motivo ci sono una serie di interventi che vanno ad attutire il colpo di chi non ha un’occupazione o di chi ha perso il lavoro, una sorta di “accompagnamento” verso quella svolta che dovrebbe rimettere tutto apposto, come per esempio l’arrivo di un nuovo lavoro.
Nelle acque movimentate dei bonus in cui in questi tempi gli italiani hanno imparato a navigare, spiccano più degli altri quelli dedicati proprio ai disoccupati, fascia più debole della società. Andiamo a scoprire in cosa consistono e come accedervi.
I bonus per i disoccupati: quali sono
Il governo cerca di abbassare il tasso di disoccupazione (attualmente al 7,2%) sostanzialmente attraverso due strategie:
1. Incentivi alle aziende, come l’esonero dai contributi previdenziali per chi assume.
2. Politiche attive del lavoro, che includono percorsi di formazione e orientamento per aiutare i disoccupati a sviluppare competenze utili a trovare un nuovo impiego. Ci sono anche finanziamenti agevolati per chi desidera avviare un’attività in proprio.
Nel 2024 però non sono mancati i bonus per disoccupati, progettati per fornire supporto economico e favorire il reinserimento nel mercato del lavoro. Tra questi non può mancare la conosciutissima Indennità di disoccupazione, ossia il supporto economico per chi perde il lavoro involontariamente; i già citati programmi di formazione e orientamento, che talvolta sono accompagnati da un sostegno economico; il congedo di maternità, malattia e altre tutele, presenti in casi specifici anche per chi è disoccupato.
Su questa base va chiarito però che non basta non avere un lavoro per ritenersi disoccupato.
Una persona è considerata disoccupata se:
– Non ha un impiego o guadagna meno di 8.500 euro l’anno da lavoro dipendente (o 5.500 euro da lavoro autonomo).
– Ha dichiarato la disponibilità immediata al lavoro e alla partecipazione a programmi di formazione tramite la Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID). Se non si hanno questi requisiti, ma non si ha allo stesso tempo un lavoro, allora si parla di persona inoccupata, per la quale non è previsto nessun sussidio.
Se invece se rientra nelle due categorie citate sopra allora può prendere in considerazione di ricevere, anche nel 2025, i principali bonus per i disoccupati che sono:
1. Naspi: per lavoratori subordinati con almeno 13 settimane di contributi negli ultimi 4 anni. L’indennità è il 75% dello stipendio medio e dura fino a un massimo di 24 mesi.
2. Dis-Coll: per collaboratori e dottorandi con borsa di studio, con un mese di contributi nella Gestione Separata. L’importo dipende dai contributi versati.
3. Sostegno al Reddito (Sar): per lavoratori con contratti di somministrazione disoccupati da almeno 45 giorni. Il bonus varia tra 780 e 1.000 euro.
4. Indennità di disoccupazione agricola: per lavoratori agricoli con almeno 102 contributi giornalieri nel biennio. L’importo è pari al 40% della retribuzione.