500 e 800 euro, per un totale di 1.300 euro: il nuovo bonus introdotto dal Governo offre benefici cumulabili per tre anni.
Si fa un gran parlare dei nuovi bonus introdotti dal Governo Meloni con il Decreto Coesione. E in effetti il Decreto Legge 7 maggio 2024, n. 60, è un provvedimento che dà forma a molte misure interessanti di sostegno per i lavoratori in difficoltà e i disoccupati. Gli obiettivi principali del decreto sono il sostegno all’autoimpiego e la promuovere l’occupazione di giovani e donne, soprattutto nel Sud del Paese. Tutto ciò in accordo con le disposizioni europee e con il piano italiano di revisione del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
In pratica, l’UE ha concesso ingenti aiuti al nostro Paese chiedendo di rispettare alcuni obiettivi concreti, tra qui quello di ridurre l’evidente divario territoriali fra Nord e Sud, attraverso interventi finanziati dalla politica
Il decreto, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 7 maggio 20242 e convertito in legge il 6 luglio 2024, ha visto l’effettiva entrata in vigore delle tante nuove misure proposte già a partire dal primo luglio. Ciò significa che bonus e agevolazioni sono, formalmente, già attivi e che saranno validi fino al 31 dicembre 2025. Fra questi bonus c’è anche un aiuto da 1.300 euro per tre anni declinato in due diverse ma abbinabili misure.
Anche in questo caso si tratta di un bonus pensato per supportare i giovani under 35 che intendono avviare un’attività imprenditoriale. Dunque, un’altra misura attraverso cui si spera di poter non solo promuovere lo sviluppo delle imprese in settori strategici ma anche di facilitare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro e di favorire l’autoimprenditorialità.
Il bonus di cui più si discute è l’esonero contributivo per i datori di lavoro under 35 che assumono giovani con meno di trentacinque anni. Tale esonero, valido per assunzioni a tempo indeterminato effettuate tra il primo luglio di quest’anno e il 31 dicembre del prossimo, permette di sfruttare un beneficio fino a 800 euro mensili per un massimo di tre anni. Accanto a questo esonero contributivo, il Governo ha però pensato anche a un altro aiuto: un contributo mensile per i nuovi imprenditori.
Con il Decreto Coesione è nato infatti un nuovo bonus mensile da 500 euro valido come indennità e sostegno al reddito per i giovani, sempre under 35, che avviano un’attività imprenditoriale nei settori strategici della transizione digitale ed ecologica. Il contributo sarà erogato dall’INPS e non verrà considerato come reddito (non bisogna dichiararlo nella dichiarazione dei redditi). Anche in questo caso, il bonus ha validità triennale, anche se per chi lo otterrà nei mesi a venire non c’è possibilità di percepirlo oltre il 31 dicembre 2028.
In pratica, un giovane che decide di tentare la strada imprenditoriale nei settori individuati dal decreto può non solo ottenere un’indennità di 500 euro al mese ma potrà anche contare su un’esenzione da 800 euro per i lavoratori da lui assunti. In tutto, dunque, si può parlare di un bonus da 1.300 euro. Anche se solo una parte di essi entrerebbe materialmente nelle tasche del beneficiario.
I criteri e le modalità di quantificazione ed erogazione dei benefici saranno definiti dal decreto interministeriale, con speciale attenzione ai disoccupati e ai richiedenti del Sud Italia (anche se la misura in questione ha validità nazionale). Per i meridionale l’iniziativa da tenere d’occhio è quella denominata Resto al Sud 2.0.
Si tratta di un aiuto destinato a imprese, lavoratori autonomi e professionisti del Meridione e di alcune Regioni del Centro al massimo trentacinquenni per l’avvio di attività in forma individuale e collettiva. Il Governo promette incentivi sotto forma di voucher dal valore di 40.000 euro.
Prima abbiamo detto che le misure sono attive, ciò non significa che è già possibile richiedere questi bonus. Anche se l’Italia ha approvato le misure, bisogna aspettare l’ok della Commissione Europea, dato che i soldi arrivano da lì.
Quanti soldi? Il Decreto Coesione ha già fissato i limiti di spesa per questi bonus. Si parla di 1,8 milioni di euro per il 2024 e di circa 14 milioni per il 2025. Poi, di 21 milioni per il 2026, di più di 19 milioni per il 2027 e di quasi 7 milioni per il 2028.