Per accedere al bonus che dà diritto a più di 300 euro al mese è necessario seguire alcune semplici procedure.
Con la fine del Reddito di Cittadinanza, il Governo italiano ha inteso rivoluzionare il sistema assistenziale introducendo nuove misure, più specifiche. Orientate cioè a supportare categorie precise ma attraverso requisiti più stringenti. Non mancano tuttavia i bonus economici aggiuntivi, disponibili per chi è in difficoltà, e tra questi arriva anche un nuovo aiuto superiore ai 300 euro al mese.
La misura principale chiamata a sostituire il RdC è l’assegno di inclusione destinato alle famiglie con almeno un componente minorenne, disabile od over 60. Per tutti gli altri ex percettori, o quasi, è arrivato il supporto per la formazione e il lavoro. Questa misura si rivolge alle famiglie composte da soggetti “occupabili” (tra i 18 e i 59 anni) per offrire un aiuto economico abbinato a percorsi di formazione e orientamento per favorire l’inserimento lavorativo.
Nel 2024 sono attivi anche altri bonus dedicati a contribuenti con ISEE basso: il bonus bollette, il bonus psicologo, l’assegno unico, e la carta acquisti. La social card “Dedicata a Te” offre per esempio 460 euro alle famiglie con ISEE fino a 15.000 euro per l’acquisto di beni alimentari e carburanti. Con la carta acquisti si possono avere ogni due mesi 80 euro, utilizzabili per spese alimentari, sanitarie e bollette.
Per aiutare i cittadini più vulnerabili, come gli anziani over 65 e i disabili, il Governo ha anche introdotto un bonus da oltre 300 euro al mese finalizzato a migliorare le condizioni di vita di chi percepisce pensioni basse o indennità per invalidità civile non bastevoli ad arrivare alla fine del mese. La misura, denominata incremento al milione, ha l’obiettivo di garantire un assegno minimo di 735 euro mensili agli anziani e ai disabili aventi diritto.
I destinatari sono dunque gli over 65 con un contributo previdenziale minimo di 25 anni. Costoro possono beneficiare del bonus da oltre 300 euro mettendosi in tasca fino a 400 euro. Il bonus non tiene più conto dei contributi quando il pensionato supera i 70 anni.
Lo stesso vale per i titolari di pensioni di invalidità civile, cecità civile, sordomutismo, o assegni sociali. Per gli invalidi civili totali, ciechi civili e sordomuti, l’incremento spetta ora già al compimento dei 18 anni. E si tratta di una significativa riduzione rispetto al precedente limite che era di 60 anni.
Fra i requisiti da rispettare c’è quello reddituale. Secondo la norma il reddito personale non deve superare i 9.555,65 euro annui. In caso di matrimonio, il reddito coniugale combinato non può essere più alto di 16.502,98 euro annui. Infine, il reddito complessivo, includendo l’aumento, non deve eccedere il limite previsto per ricevere il sussidio.
Per richiedere questo bonus non si deve far altro che inoltrare la domanda all’INPS tramite il sito ufficiale dell’istituto, rivolgersi a un CAF o a un patronato. Gli allegati devono attestare l’età e i contributi versati, e ci vuole anche un documento di verifica della dichiarazione dei redditi (personale e, se applicabile, coniugale). Successivamente, l’INPS verificherà i requisiti e, in caso di esito positivo, accrediterà il bonus direttamente sull’assegno della pensione.
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