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Nuovo riccometro rinviato al prossimo Cdm. “Serve presenza di tutti i ministri”

di Daniela Lauria |18 Maggio 2022 20:33

ROMA – Tutto rinviato per la caccia ai finti poveri: non parte. L’approvazione della revisione dei criteri dell’Isee, ribattezzato riccometro, è stata infatti rinviata al prossimo Consiglio dei ministri.

Ufficialmente, fonti governative riportate dall’Ansa, spiegano che il governo dei professori ha preferito attendere la presenza di tutti i ministri, in particolare della titolare del Welfare, Elsa Fornero. In realtà, il provvedimento non ha mai avuto vita facile. Il governo, infatti, deve superare l’impasse dovuta all’opposizione di alcune amministrazioni regionali del Nord che hanno fatto pesare il proprio dissenso all’interno della Conferenza Stato-Regioni. E pare che sia stata propria questa opposizione a frenarne l’approvazione in Cdm.

Dubbi sulla reale efficacia del provvedimento li hanno posti il Forum della Famiglia e la Regione Lombardia. Due “pesi massimi”, capaci di determinare gli equilibri della competizione elettorale. Di qui la decisione di prendere tempo.

Tra i provvedimenti varati, invece, dal Cdm c’è quello che rivede i criteri per l’assegnazione dei fondi destinati dai cittadini allo stato attraverso l’8 per mille sulla dichiarazione dei redditi. In particolare, si legge nella nota di Palazzo Chigi, “lo schema di regolamento introduce puntuali criteri di ripartizione tra le categorie destinatarie del contributo e di distribuzione sul territorio, prevede l’esplicitazione di parametri di valutazione, introduce un attento monitoraggio e una rigorosa rendicontazione delle somme erogate”.

Il testo sarà ora inviato ai pareri del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari. Nel merito, il provvedimento rivolge particolare attenzione, destinando ad esso un quarto delle risorse disponibili, al problema dell’assistenza ai rifugiati ed alle persone che necessitano di protezione internazionale. I

Sul tavolo anche le proposte di Vasco Errani, presidente della Regione Emilia Romagna e commissario per la ricostruzione nelle zone terremotate in Emilia, Lombardia e Veneto. Il Cdm ha approvato lo stato di emergenza per i comuni dell’Umbria colpiti dai nubifragi di novembre: stanziati 7 milioni di euro dal Fondo nazionale per la Protezione Civile.

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