La Nutella diventa svizzera? “Offerta Nestlè”. Ma Ferrero smentisce

La Nutella diventa svizzera? "Offerta Nestlè". Ma Ferrero smentisceROMA – Anche la Nutella diventerà straniera? Secondo quanto scrive Sara Bennewitz su Repubblica, la multinazionale svizzera Nestlè avrebbe avanzato un’offerta alla Ferrero. Da Alba arriva la smentita: “Il gruppo non è in vendita nel modo più tassativo e assoluto. La notizia che da parte di altri gruppi del settore siano pervenute richieste di acquisto è del tutto priva di fondamento e inventata di sana pianta”.

Su Repubblica Bennewitz scrive che Banca Imi (gruppo Intesa Sanpaolo) è già attiva nella trattativa. Anche l’istituto nega: “Banca Imi non è a conoscenza di alcuna operazione che coinvolga Ferrero e Nestlé e che non ha in essere alcun contatto formale o informale con alcuna delle parti citate nell’articolo, relativamente alle ipotesi riportate”.

La vicenda è delicata. Ferrero è uno degli ultimi gruppi di peso ancora in mani italiane. Michele Ferrero non ha mai voluto quotarla in Borsa. Già in passato ha rifiutato diverse offerte di acquisizione. La linea era stata confermata dal presidente Francesco Paolo Fulci la scorsa estate.

Con i suoi quasi 7,8 miliardi di fatturato la Ferrero è nelle mire di molti. Ma con la sua politica di responsabilità sociale chi conosce la famiglia assicura che solamente una proposta irrinunciabile dal punto di vista non solo economico potrebbe far cedere Michele Ferrero, 88 anni, sopravvissuto al primogenito morto di infarto.

Se quella proposta arriverà e verrà accettata la Ferrero andrà ad unirsi alla lunga lista di marchi storici del made in Italy alimentare passati agli stranieri: da Parmalat a Galbani, da Fiorucci a Bertolli, da Perugina a Buitoni, fino a Plasmon e Peroni. In questa moderna campagna d’Italia è normale che la Nutella faccia gola a molti.

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