La Nutella non conosce crisi: la Ferrero registra nel 2010 347 milioni di utile

Gli utili e i dividendi della Ferrero International, capofila del gruppo dolciario di Alba in Piemonte, segnano un boom. Nell’esercizio 2009-2010 chiuso ad agosto, la cassaforte lussemburghese, cui fanno capo una quarantina di controllate in tutto il mondo, l’azienda produttrice fra l’altro della Nutella segna un profitto netto di 347 milioni di euro, in ascesa dai 44 milioni del 2008-2009. I dividendi distribuiti ammontano a 280 milioni.A spingere la redditività della società  sono state le cedole incassate per un totale di 476 milioni di euro, in ascesa dai 79 milioni dell’anno precedente.

L’incremento è collegato principalmente ai pagamenti avuti da Ferrero Trading Lux, la società cui sono state trasferite dal 1999 le attività commerciali del gruppo e dalla tedesca Ferrero Middle and Eastern Europe.

L’azienda dolciaria di Alba di cui la famiglia mantiene solidamente le redini, con Pietro presidente e Giovanni suo vice, archivia quindi un 2010 molto positivo. A far decollare i conti del marchio sono state principalmente Nutella, Kinder Cioccolato e Estathè: grazie a questi risultati, Ferrero conferma ”l’impegno a proseguire le strategie di crescita e d’investimento in Italia”.

I conti dell’azienda sono stati resi noti già a metà dicembre. Ecco alcuni dati: il bilancio al 31 agosto, approvato dall’assemblea degli azionisti, chiude con un fatturato di 2,3 miliardi di euro, in crescita del 3,8 per cento rispetto al periodo precedente e un margine operativo lordo di 267,8 milioni di euro (+7,9 per cento). L’utile netto è pari a 144,3 milioni di euro (+24,6 per cento rispetto all’esercizio precedente) con un’incidenza sui ricavi del 6,2 per cento. Il flusso di liquidità generato comporta un miglioramento della posizione finanziaria netta di 105,9 milioni.

La Ferrero, che esporta i suoi prodotti in più di settanta Paesi nel mondo con un fatturato estero nell’esercizio pari a 600 milioni di euro, deve la sua crescita a Nutella, Kinder Cioccolato e Estathè, che registrano una crescita rispettivamente del 10,5 per cento, del 9 per cento e del 6,7 per cento sull’esercizio precedente. Intenzione della Ferrero è continuare ”a contribuire allo sviluppo del sistema Paese” e, quindi, a privilegiare l’Italia per i nuovi investimenti.

Nell’esercizio sono stati pari a 104,7 milioni di euro (4,5 per cento del fatturato) e portano il totale dell’ultimo quinquennio a quasi 600 milioni di euro. Oltre a quelli in attività d’innovazione, ricerca e sviluppo, ulteriori investimenti sono stati realizzati in campo energetico e della sostenibilità ambientale in Italia. Al 31 agosto 2010 i dipendenti erano 6377, pari a circa il 30 per cento del personale del gruppo nel mondo. Un segnale, sottolinea la società ”della volontà di garantire stabilità occupazionale, nonostante la crisi economica internazionale”. Intanto, la Ferrero fa sapere di voler aprire, a novembre, di una nuova filiale a Hong Kong

Resta anche l’attenzione al sociale con le iniziative in Paesi meno sviluppati del Mondo, tramite il modello delle Imprese Sociali Ferrero. Inoltre, la società mantiene il suo impegno verso la comunita’ ed il territorio di appartenenza tramite le attivita’ della Fondazione Ferrero che ha promosso molteplici e importanti iniziative nel campo sociale ed umanitario, nella tutela dei beni artistici e di eventi culturali.

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