ROMA – NYT. Banche tedesche disastrate e vera zavorra d’Europa. C’è una questione che dovrebbe essere allarmante e che invece suscita un dibattito che resta sottotraccia: il sistema bancario tedesco è il peggiore d’Europa. Tratta l’argomento Jack Ewing sul New York Times del 7 agosto. La domanda, retorica, iniziale sintetizza il paradosso di una Germania che impone rigore e vincoli ai partner europei e non fa nulla per ristrutturare le sue banche (specie quelle dei land) impedendo, fra l’altro, di dare impulso al credito per l’industria (in Italia ne ha parlato anche Luigi Zingales, che contesta la patente di “cicale” affibbiata ai famosi Piigs e che invece è perfetta per le banche tedesche)
Dove in Europa esiste un sistema bancario a pezzi, con una lunga storia di cattiva gestione, corruzione e prestiti clientelari decisi dalla politica che è costata ai contribuenti centinaia di miliardi? Non è la l’Italia, non la Spagna o la Grecia, ma la Germania. Mentre l’economia tedesca è considerata un modello, le sue banche sono le più disastrate d’Europa. Occorrerebbe un salvataggio straordinario più oneroso di quello riservato alle banche Usa dopo il crac Lehmann.
Su tutto questo, stupisce il silenzio dei leader economici europei di fronte alla necessità di ristrutturare il settore bancario tedesco. Preferiscono, al contrario denunciare la lentezza tedesca ad accettare una vera unione bancaria che organizzi in maniera uniforme il controllo sul frammentato sistema regolatorio europeo. Sarebbe un risultato di grande portata per riportare la fiducia dei mercati nell’Eurozona e un potente antitodo alle possibili crisi che minacciano il sistema finanziario globale. Ma la Germania finora sabota l’iniziativa perché non vuole sottoporre a scrutinio i bilanci delle sue banche disastrate, un vero peso morto per l’economia europea in lotta per uscire dalla recessione.
Le banche tedesche hanno investito su ogni possibile cattiva impresa, dai subprime Usa ai titoli di Stato greci. “Non hanno nulla di cui esser fieri i tedeschi a proposito della loro supposta prudenza e scrupolosità” sostiene Sven Giegold, membro tedesco dell’Economic and Monetary Affairs Committee. Perché hanno speso qualcosa come 640 miliardi di euro in sostegni diretti o accantonamenti in favore delle sue banche., come dicono i prospetti redatti nella Commissione Europea.
Si tratta del secondo bail-out del mondo , dopo i 700 miliardi del Regno Unito e prima del 428 miliardi di dollari Usa. L’intreccio politica-banche informa la cultura gestionale delle banche dei land. Qualche caso. BayernLB, detenuta in condominio tra lo Stato di Baviera e le casse di risparmio locali, ha ricevuto dai contribuenti 10 miliardi di euro per essere salvata mentre parecchi dei suoi top manager sono inquisiti per insider trading. HSH Nordbank, la banca regionale di Amburgo è sotto processo per imputazioni che vanno dalla frode all’occultamento della reale situazione patrimoniale che include le perdite nella disastrosa esposizione creditizia nei confronti della morente industria navale.