Ocse: con seconda ondata di coronavirus Pil Italia -14% nel 2020, debito pubblico al 170%

ROMA – Seconda ondata di coronavirus: ad allarmare, al momento, più che le conseguenze sanitarie che forse in qualche modo saremmo pronti ad affrontare, è un altro disastro economico annunciato dall’Ocse.

Che si aggiungerebbe al blocco della produzione del crollo del Pil di inizio anno.

Le previsioni Ocse dicono Pil sotto del 14% nel 2020, debito pubblico schizzato al 170% sul prodotto interno lordo.

Ocse: con nuova ondata Pil sotto del 14% nel 2020

Il Pil dell’Italia crollerebbe del 14% nel 2020 prima di risalire del 5,3% nel 2021 nel caso in cui ci dovesse manifestarsi una seconda ondata di virus.

Se si si riuscirà invece a scongiurare il ritorno del nemico invisibile, il Pil dovrebbe calare dell’11,3% nel 2020 e risalire del 7,7% nel 2021.

E’ quanto si legge nella scheda consacrata all’Italia delle Prospettive economiche dell’Ocse presentate oggi a Parigi.

Debito pubblico al 170% con recidiva virus nel 2020

Nel caso di una seconda ondata epidemica entro la fine dell’anno il debito pubblico dell’Italia passerà dal 134,8% del Pil del 2019, al 169,9% del 2020.

Per poi riscendere al 165,5% nel 2021.

Nel caso in cui la seconda ondata non si dovesse invece verificare il debito pubblico passerà dal 134,2% del 2019 al 158,2% del 2020, per poi riscendere al 152,2% del 2021.

Deficit al 12,8%

Il rapporto deficit Pil dell’Italia dovrebbe schizzare dall’1,6% del 2019 al 12,8% del 2020, per poi riscendere al 9,7% nel 2021 nel caso di una seconda ondata di virus entro la fine dell’anno.

Nel caso in cui invece non ci dovesse essere una seconda ondata, il rapporto deficit Pil dovrebbe passare dall’1,6% del 2019 all’11,2% del 2020, per poi riscendere al 6,8% nel 2021. (fonte Ansa)

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