Oltre 30 miliardi risparmiati. Dall’Olanda al Giappone, la spending review

ROMA, 10 APR – Oltre 30 miliardi di euro risparmiati: e' questo l'effetto dei diversi programmi di 'spending review' varati all'estero secondo quanto risulta in un dossier sull'argomento pubblicato dal Servizio Studi del Senato.

In prospettiva anche in Italia si avviera' una revisione della spesa ed entro aprile il ministro per i rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, consegnera' ai colleghi di governo i risultati della prima ricognizione effettuata. Ma eventuali risparmi – spiega Giarda – non andranno a riduzione del peso fiscale dato il momento delicato di 'ristrettezze' e la necessita' di 'mantenimento' del bilancio.

Guardando all'esperienza estera i tecnici del Senato sottolineano come non esista un modello 'uniforme' al quale fare riferimento ma e' possibile almeno identificare una definizione: ''le spending reviews consistono in valutazioni predisposte da un centro decisionale per identificare possibili risparmi di spesa, per fronteggiare esigenze di consolidamento, oppure per riesaminare le politiche adottate, al fine di riconsiderare la scala delle priorita' e creare lo spazio per nuovi o maggiori interventi in un determinato ambito''. Valutazioni gia' avviate in Australia, Canada, Finlandia, Giappone, Olanda e Regno Unito e che hanno portato a risparmi consistenti: in alcuni casi oltre 30 miliardi.

Ecco in sintesi le esperienze segnalate:

AUSTRALIA: Circa dodici strategic review sono state condotte dal 2008 ad oggi con le seguenti modalita': le voci di spesa da esaminare vengono individuate dal Ministro delle Finanze e successivamente approvate dal resto dell'esecutivo. Ogni review viene condotta su un orizzonte temporale di 4-6 mesi da circa 4 membri del team. Il primo tentativo di istituzione di un meccanismo permanente di valutazione della spesa risale al 1989. Tuttavia il sistema si rivelo' problematico, per la riluttanza da parte degli organi ministeriali di fornire informazioni dettagliate sui programmi da riformare. Visto l'insuccesso il sistema venne abbandonato.

CANADA: Nel quadriennio 1994-1997, la spending review ha portato ad una contrazione della spesa di oltre il 10%, ridimensionando il settore pubblico nel suo complesso, con una riduzione dell'impiego pubblico del 19%, pari a 45.000 unita'.

FINLANDIA: Il programma di spending review prevede una riduzione del personale dipendente pari a 4.884 unita' tra il 2011 e il 2015. Attraverso il Programma di Produttivita', il governo centrale finlandese e' stato in grado di riallocare 250 milioni di euro nei vari comparti della pubblica amministrazione nel 2008 e 360 milioni nel 2009. A decorrere dal 2012, 80 milioni di euro sono stati stanziati per lo sviluppo di sistemi informativi ed altri strumenti per incremento di produttivita'.

GIAPPONE: Nel 2009 il Giappone ha adottato un sistema di revisione della spesa, ad oggi non ancora conclusosi. La spending review giapponese ha portato ad un risparmio di 42 miliardi di dollari (32,14 miliardi di euro), pari ad una contrazione del 40% della relativa spesa.

OLANDA: La spending review olandese e' ritornata in auge nel 2009, dopo un periodo in cui l'interesse per la stessa era in declino. Il nuovo round ha prodotto, come risultato, un ammontare di risparmio pari a 35 miliardi di euro.

REGNO UNITO: Gli obiettivi prevedono tagli alla spesa pubblica per 81 miliardi di sterline (97,7 miliardi di euro) dal 2011 al 2015; tagli ai ministeri per un importo medio pari al 19%; taglio di 7 miliardi di sterline alle spese per il welfare state, inclusi i benefici fiscali e taglio del 7% agli enti locali.

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