Economia

Opa UniCredit su Bpm da 10 mld per fare la terza banca d’Europa, Giorgetti: “Operazione non concordata, valuteremo”

UniCredit ha annunciato di avere fatto un’offerta da 10 miliardi di euro tutta in azioni per la rivale italiana Banco BPM. L’accordo creerebbe una delle banche più importanti d’Europa.

Secondo la stessa UniCredit nascerebbe la banca paneuropea più forte. L’accordo, si legge in un comunicato della stessa UniCredit, non ha implicazioni per gli investimenti di Commerzbank. L’offerta pubblica di scambio volontaria su Banco Bpm – spiega ancora il comunicato – è autonoma e indipendente dall’investimento effettuato da Unicredit nel capitale sociale di Commerzbank che intanto sprofonda in borsa perdendo il 6%.

Giorgetti: “Operazione non concordata con il Governo”

L’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni di Banco BPM lanciata da UniCredit spiazza il Governo. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, spiega infatti che l’operazione di UniCredit su Banco BPM è stata “comunicata ma non concordata col Governo. Poi vedremo, come è noto, esiste la golden power. Il governo farà le sue valutazioni, valuterà attentamente quando UniCredit invierà la sua proposta per le autorizzazioni del caso”.

Citando von Clausewitz (un generale prussiano che ha combattuto durante le guerre napoleoniche, ndr), Giorgetti spiega ancora che “il modo più sicuro per perdere la guerra è impegnarsi su due fronti, poi chissà, magari questa volta questa regola non sarà vera”.

Salvini: “Non vorrei che qualcuno voglia fermare Bpm-Mps”

“A me le concentrazioni e i monopoli non piacciono mai, ero rimasto al fatto che UniCredit volesse crescere in Germania. Non so perché abbia cambiato idea. UniCredit ormai di italiano ha poco e niente: è una banca straniera. A me sta a cuore che realtà come Bpm e Mps, che stanno collaborando, soggetti italiani che potrebbero creare il terzo polo italiano, non vengano messe in difficoltà”. A dirlo è il vicepremier Matteo Salvini, a margine di Italia Direzione Nord in Triennale a Milano. “Non vorrei che qualcuno volesse fermare l’accordo Bpm-Mps per fare un favore ad altri”, aggiunge ancora Salvini.

Opa UniCredit su Bpm da 10 mld per fare la terza banca d’Europa, Giorgetti: “Operazione non concordata, valuteremo” (foto Ansa) – Blitz Quotidiano

Il comunicato

“L’aggregazione di Banco Bpm con UniCredit, permetterà la piena valorizzazione delle potenzialità dei due gruppi in Italia e un conseguente ulteriore rafforzamento di una solida realtà pan-europea, che diventerebbe la terza banca europea per capitalizzazione di mercato”, si legge nella nota.

Il comunicato spiega poi i dettagli dell’offerta avanzata. “L’offerta pubblica di scambio volontaria di Unicredit sulle azioni di Banco Bpm è subordinata all’approvazione della proposta di delega per l’aumento di capitale al servizio dell’offerta da parte dell’assemblea dei soci dell’afferente e del documento di offerta da parte di Consob. L’offerta è anche subordinata all’approvazione senza condizioni da parte delle competenti autorità antitrust. Tra le condizioni di efficacia dell’offerta c’è anche quella relativa all’esito. L’offerta sarà efficace se Unicredit verrà a detenere all’esito dell’offerta una partecipazione pari ad almeno il 66,67% del capitale sociale di Banco Bpm”.

“L’offerta di scambio Unicredit su Banco Bpm – si legge ancora – esprime un premio dello 0,5% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni di Banco Bpm. L’incremento sale al +14,8% se si considera il prezzo del titolo Banco Bpm prima dell’opa lanciata da questi su Anima. Il valore attribuito da Unicredit alle azioni Banco Bpm nell’operazione è infatti pari a 6,657 euro. L’offerta di acquisizione da 10,1 miliardi di euro per la sua rivale Banco BPM, lanciata da UniCredit, accelera il consolidamento del frammentato settore bancario europeo. UniCredit ha affermato lunedì che la sua offerta interamente azionaria ha valutato ogni azione Banco BPM a 6,66 euro. La cifra tiene conto anche del prezzo ufficiale delle azioni di Unicredit nell’ultima seduta di venerdì scorso che è pari a 38,041 euro. Se si arriverà a un accordo, esso creerebbe il terzo finanziatore più grande d’Europa per capitalizzazione di mercato. Arriva mesi dopo che UniCredit, guidata dal dealmaker Andrea Orcel, ha scosso la finanza europea rivelando di aver accumulato una quota in Commerzbank, il secondo finanziatore più grande della Germania. Orcel ha affermato in una dichiarazione che un accordo per BPM “amplierebbe la nostra portata geografica, amplierebbe la nostra base di clienti sia al dettaglio che aziendali e farebbe crescere ulteriormente le nostre attività premium”, aggiungendo che consoliderebbe lo status di UniCredit come seconda banca più grande d’Italia. Ha affermato che l’offerta per BPM “non ha implicazioni”.

Per il suo investimento in Commerzbank, la dirigenza della banca tedesca ha finora respinto l’approccio di UniCredit. “La situazione lì è molto diversa”, ha affermato Orcel. In relazione alla sua quota in Commerzbank, UniCredit “potrebbe cercare di andare oltre se le condizioni sono giuste o di uscire dal nostro investimento e restituire il capitale”. Tale decisione richiederebbe tempo perché “penso che sia importante rispettare il processo elettorale in Germania”, ha affermato. La Germania è pronta a tenere elezioni generali anticipate a febbraio. La posizione rimane un importante investimento con protezione in caso di ribassi e con sostanziale potenziale upside”.

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Sergio Carli