Oro mon amour: i “paperoni” fanno maxi ordini e lo comprano a lingotti

I super-ricchi di tutto il mondo stanno rispondendo alle incertezze sull’economia comprando interi lingotti d’oro, con ordini che a volte superano la tonnellata e che talora servono per spostare capitali senza destare sospetti.

A raccontarlo è Josef Stadler, un dirigente di Ubs, secondo cui i timori di una doppia recessione hanno fatto salire alle stelle l’appetito per il metallo giallo, per le azioni del settore estrattivo e minerario e per i fondi scambiati elettronicamente, gli “Etf”, ancorati all’andamento del settore.

”Non comprano solo futures o Etf. Comprano lingotti fisici”, spiega Stadler. La sua Ubs raccomanda ai clienti con i redditi più elevati di investire fra il 7 e il 10% in metalli preziosi come l’oro, in rialzo per il decimo anno consecutivo e oggi a nuovi record, spinto dai timori di ‘double dip’, di un’ondata inflazionistica futura e in genere dall’estrema volatilità e instabilità sui mercati. ”Abbiamo avuto l’esempio di una coppia che ha comprato oltre una tonnellata d’oro, e lo ha trasportato altrove”, racconta Stadler.

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