Padoan dà ragione all’Ocse: “Pil negativo per 2014. Ma 80 euro non si toccano”

Padoan dà ragione all'Ocse: "Pil negativo per 2014. Ma 80 euro non si toccano"
Pier Carlo Padoan

ROMA – Ieri l’Ocse ha rivisto al ribasso le nostre stime, condannandoci al terzo anno di recessione, unico paese del G7. Oggi il ministro dell’Economia, Piercarlo Padoan, ne prende tristemente atto: “Il 2014 – conferma -dovrebbe chiudersi con un pil negativo ma la risalita comincerà già dal prossimo anno”. Messi da parte gli slanci della prima ora svanisce anche la modesta crescita stimata per il 2014 da Confindustria appena lo scorso giugno (+0,2%): le nuove stime vedono un Pil in calo dello 0,4% .

Padoan, ospite di Porta a Porta, non nasconde le difficoltà economiche:

“In Europa siamo messi male e noi stiamo peggio della media europea. Sono tre anni che abbiamo numeri negativi ma quest’anno, faccio notare, il numero è negativo ma molto più piccolo. Speravamo di avere una crescita positiva nel 2014 ma così non è andata. Il governo si trova ora a dover affrontare problemi che non sono problemi solo di oggi o di ieri, ma problemi di vecchia data, sono i problemi strutturali”.

Una mano arriverà dal calo dello spread, i cui benefici “dovrebbero essere attorno ai 5 miliardi” di interessi in meno nel 2014, ma precisa, servono le riforme. Quanto alla riforma del lavoro, è “una priorità”. L’obiettivo deve essere quello di “semplificare” il mercato del lavoro e così “l‘articolo 18 diventa un non problema”.

“Per una riforma strutturale, come quella del mercato del lavoro -ha spiegato Padoan – ci vogliono almeno due anni per vedere gli effetti, cioè più occupazione. Molti all’estero non sanno cos’è l’articolo 18 e quando mi chiedono spiegazioni faccio notare che l’impatto riguarda pochissime persone”.

Nonostante le difficoltà economiche, tuttavia, il ministro ha confermato che il governo non toccherà il bonus da 80 euro:

“Saranno resi permanenti perché saranno finanziati dai tagli di spesa”.

E neppure altre tasse. “L’impegno del governo è di non aumentare le tasse”. 

Sui debiti della Pubblica amministrazione. Alla fine dello scorso mese di agosto sono stati rimborsati alle imprese 31-32 miliardi. E’ il dato riferito dal ministro dell’Economia che inoltre, sulla possibilità di un ulteriore taglio dell’Irap nell’ambito di una nuova legge di stabilità, dice: “Sarei l’uomo più felice del mondo se potessi dire ‘tagliamo le tasse in grandi ammontari’. Ma il taglio deve avvenire nel rispetto dei vincoli perché abbiamo un enorme debito sulle spalle”.

Insomma, “vedremo. La legge di stabilità si presenta molto difficile perché l’economia è deteriorata e i vincoli si fanno più stretti. Faremo di tutto per trovare risorse credibili” assicura Padoan ribadendo che il bonus di 80 euro “sarà reso permanente e finanziato da tagli di spesa permanenti”.

Poi il ministro puntualizza che dall’Unione europea non è arrivata alcuna richiesta di aumento dell’Iva nella fascia delle aliquote più basse: “Questa spinta non è arrivata, non ho ricevuto alcuna telefonata” di Bruxelles in questa direzione. “Il nostro impegno – afferma – è quello di non aumentare le tasse”.

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