![Da luglio addio bancomat](https://www.blitzquotidiano.it/wp-content/uploads/2025/02/Pagamento-coin-bancomat-blitzquotidiano.it-20250213-1024x683.jpg)
Bancomat, da luglio cambia tutto - blitzquotidiano.it
Da luglio 2025 i pagamenti con il bancomat potrebbero essere rivoluzionati: c’è il rischio concreto che non voglia usarli più nessuno (o quasi).
Negli ultimi anni, bisogna ammetterlo, il ventaglio dei mezzi di pagamento si è decisamente allargato. E non solo: il progresso tecnologico ha reso più rapide le transazioni. Accanto ai pagamenti tradizionali – in contanti – abbiamo visto letteralmente esplodere i versamenti digitali. Va anche detto che il contante, soprattutto per i piccoli acquisti, sembra lungi dallo scomparire.
Rimane il fatto che poche cose rivaleggiano con le carte di pagamento – di credito o di debito – quanto a praticità. Basta un semplice tocco per appoggiare la carta sul POS, inserire un codice e l’acquisto va a buon fine. Senza parlare della possibilità di usare questi strumenti per l’e-commerce. Insomma: il bancomat la fa da padrone. Ma non è tutto.
A rivoluzionare il settore dei pagamenti sono arrivati smartphone e smartwatch. Servizi come Apple Pay, Google Pay, e PayPal permettono di pagare senza dover tirare fuori una carta fisica. Da luglio però le cose cambieranno per i pagamenti col bancomat e c’è il rischio che le fortune delle carte vadano incontro a un’inversione di tendenza.
Bancomat, da luglio cambia tutto
Il POS è indispensabile quando si parla di transazioni senza contanti. La comodità del POS però ha un prezzo – e non solo metaforico – da pagare: le commissioni bancarie che i negozianti devono sostenere per ogni pagamento con la carta. Bene, il punto dolente è che dal 1° luglio le tariffe del POS aumenteranno in maniera significativa, con tutte le conseguenze del caso.
![Da luglio cambiano le cose per i pagamenti bancomat](https://www.blitzquotidiano.it/wp-content/uploads/2025/02/Inserimento-carta-nel-POS-blitzquotidiano.it-20250213.jpg)
C’è grande preoccupazione presso i commercianti per l’aumento delle tariffe del POS, un effetto della rivalutazione delle commissioni sui pagamenti elettronici. L’annunciato cambiamento non fa dormire sonni tranquilli agli esercenti, che già devono fare (letteralmente) i conti con l’inflazione e margini di guadagno sempre più ridotti all’osso.
L’aumento delle commissioni infatti potrebbe ripercuotersi negativamente sui bilanci dei negozi. Di conseguenza i commercianti potrebbero essere costretti a ritoccare i prezzi dei prodotti e dei servizi offerti. In più bisogna tenere conto che il sistema POS non è esente da problematiche tecniche e disagi come guasti, malfunzionamenti, problemi di connessione.
Insomma: c’è il rischio molto concreto che alla fine a pagare, come sempre, siano soprattutto i consumatori che potrebbero ritrovarsi prezzi maggiorati a causa dell’aumento delle commissioni sul POS. Potrebbe così aprirsi uno scenario dove il tanto bistrattato contante rischia di tornare di “moda” come alternativa ai costi aggiuntivi.