La spesa fissa media è di quasi 300 euro al mese. Nonostante i tassi alle stelle, gli italiani non riescono a fare a meno dei prestiti.
Credito al consumo, prestiti finalizzati o non finalizzati, cessioni del quinto, doppi quinti, mutui e finanziarie: secondo le ultime stime, più di un italiano su due deve preoccuparsi ogni mese di versare una rata per estinguere un debito contratto con un ente finanziario. I dati rivelano che quasi il 53% della popolazione maggiorenne italiana ha a che fare con un contratto di credito rateale.
Più della metà di questi contratti è rappresentata da prestiti finalizzati (con esposizione media di 6.000 euro). Seguono i prestiti personali. In terza posizione, invece, ci sono i mutui (che registrano tuttavia numeri in crescita). Le rilevazioni arrivano dalla CRIF, centrale rischi di intermediazione finanziaria… Si tratta di una società privata che gestisce un grande sistema di informazioni creditizie proprio perché specializzata nel raccogliere e analizzare, per conto di banche e finanziarie, dati riguardanti le posizioni debitorie di privati e aziende. L’obiettivo, palese, è quello di valutare il rischio creditizio dei clienti.
La CRIF, in qualità di centrale responsabile dell’archivio chiamato EURISC, può dunque monitorare e valutare tutti i dati disponibili sui finanziamenti richiesti ed erogati nel Paese. L’analisi di questi contenuti aiuta, da un lato, le istituzioni finanziarie a prendere decisioni ponderate su ogni nuova concessione di credito e, dall’altro, permette al pubblico di conoscere la situazione generale (chiamiamolo pure trend) in merito a prestiti, mutui e finanziamenti.
Di recente, per esempio, la CRIF ha pubblicato sul proprio sito un’interessante mappa del credito relativa alla situazione del primo semestre del 2024, svelando la percentuale di popolazione con finanziamenti attivi. Insomma, una chiara fotografia dei principali indicatori relativi all’utilizzo del credito rateale da parte dei consumatori.
Secondo i dati rivelati dall’indagine, oltre la metà della popolazione italiana (52,7%) gestisce un contratto di credito rateale. E il dato è in rialzo di più di due punti rispetto allo scorso anno. La rata media mensile pagata dalle famiglie per mutui e prestiti è di quasi 300 euro al mese. Per la precisione, la media è di 278 euro.
I quasi 300 euro al mese rimborsati sono comunque un dato in calo rispetto al 2023, l’anno più complicato e caro per i tassi, quando la media era di 320 euro circa. È mutato, però, anche il dato sull’esposizione residua, che oggi risulta pari a 35.167 euro, in aumento del +0,8% rispetto alla scorsa rilevazione (quando era a 34.870 euro circa, e in crescita del 9% rispetto al 2022).
Gli italiani si impegnano preferibilmente per prestiti finalizzati. Ma i mutui sono in forte incremento: i contratti attivi nel 2024 registrano un +22,3% rispetto all’anno precedente. L’esposizione residua supera di poco i 101.000 euro.
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