Paniere Istat: entrano i fast food e l’iPad, fuori il noleggio dvd

Pubblicato il 4 Febbraio 2011 - 10:52 OLTRE 6 MESI FA

Scatta l’adeguamento annuale del paniere dell’Istat per il calcolo dell’inflazione, in modo da rappresentare il più possibile da vicino la realtà delle spese degli italiani. Nel 2011 entrano il tablet pc (probabilmente l’iPad), il fast food etnico, il salmone affumicato, l’ingresso ai parchi nazionali, ai giardini zoologici e botanici, i biglietti che consentono l’utilizzo di più mezzi di trasporto extraurbani. Esce, invece, il noleggio dvd.

Secondo quanto rende noto l’Istituto di statistica, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) viene diffuso con 319 segmenti di consumo, contro le precedenti 204 voci di prodotto. In generale, il paniere 2011 è composto da 1.377 prodotti, che si riaggregano in 591 posizioni rappresentative; su queste vengono calcolati mensilmente i relativi indici dei prezzi al consumo. Sempre secondo quanto rende noto l’Istat, nel 2011 sono 85 i capoluoghi di provincia che concorrono al calcolo degli indici (erano 83 nel 2010).

L’Aquila riprende l’attività di rilevazione dopo due anni di interruzione a causa del terremoto del 2009. Entra Messina e riprende la partecipazione Salerno. La copertura in termini di popolazione provinciale è pari all’86,7%. Nei capoluoghi di provincia considerati sono circa 42 mila i punti vendita nei quali vengono rilevati i prezzi e 8.400 le abitazioni soggette a rilevazione dei canoni di affitto.

Nel complesso, le quotazioni di prezzo rilevate ogni mese ammontano a 578 mila, di cui 510 mila raccolte sul territorio e inviate all’Istat dagli uffici comunali di statistica e 68 mila rilevate in modo centralizzato dall’Istat. Gli indici Nic e per le famiglie di operai e impiegati (Foi) sono diffusi da gennaio 2011 con base di riferimento 2010=100 (base precedente 1995=100), sottolinea l’Istat. L’indice dei prezzi al consumo armonizzato (Ipca), invece, continua a essere calcolato e diffuso con base di riferimento 2005=100.