Il milleproroghe salva il ‘tesoretto’ di Parmalat. Il Fatto: “Letta mediatore”

Gianni Letta

La Parmalat di Enrico Bondi, ad dell’azienda, “salvata” per intercessione di Gianni Letta? Lo scenario è quello descritto sul Fatto quotidiano da Vittorio Malagutti che vede dietro un aspetto dell’emendamento al decreto milleproroghe approvato in Senato un salvataggio in cui sarebbe sceso in campo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

Il ‘tesoretto’ di Parmalat non si tocca per legge. Il miliardo e passa accantonato in questi anni da Enrico Bondi (1,4 miliardi per l’esattezza), grazie agli accordi transattivi con le banche giudicate responsabili del crac di Collecchio, non potranno essere destinati agli azionisti

“In altre parole, la maggioranza di governo si è schierata dalla parte di Bondi che da qualche settimana si trova sotto assedio di alcuni fondi internazionali, grandi azionisti dell’azienda che fu di Calisto Tanzi”, scrive Il Fatto.

L’obiettivo sarebbe quello di affidare la guida di Parlamat a un manager “che utilizzi l’ingente liquidità del gruppo per fare acquisizioni, oppure per trasformarla in dividendi da distribuire ai soci. Insomma, i fondi che hanno investito decine di milioni nella società di Collecchio adesso vorrebbero passare alla cassa”.

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