ROMA, 28 LUG – Un cda 'rosa' con due donne su cinque, composto da esponenti del mondo bancario privato e dell'imprenditoria, una sede a Milano e una dotazione fino a 7 miliardi di euro di cui 4 sottoscrivibili dalla Cdp che aprira' ai privati ma manterra' il 51%. Il nuovo Fondo Strategico italiano fortemente voluto dal ministro dell'economia Tremonti per eguagliare e superare quello per la crescita delle Pmi, vede ora la luce per essere ''operativo in poche settimane'' e rappresentare uno degli strumenti che fan ''parte della strategica complessiva'' di crescita del paese.
Nato all'indomani della vicenda Parmalat, il Fondo ha lo scopo di difendere i 'gioielli' di famiglia, ovvero le societa' ''di rilevante interesse nazionale'' per farle crescere e far diventare 'grandi' in modo da affrontare la concorrenza delle rivali estere. Su di lui si appuntano gia' diverse speranze per risolvere la vicenda Edison, contesa da A2A e i francesi di Edf ma il presidente della Cdp Franco Bassanini alla presentazione del Fondo mette subito dei paletti: l'Antitrust e' gia' intervenuta sulla Cassa imponendo la cessione della quota Enel e quindi prima di ogni operazione vanno fatte delle verifiche ''a monte'' per evitare il successivo intervento dell'Autorita'.
Il Fondo, basato a Milano, comunque ''non sara' una nuova Iri'' avvisa Bassanini per rilevare aziende decotte e non e' ''un'anomalia italiana'' visto che tutti i grandi paesi europei lo hanno gia'. Le imprese in cui il Fondo investira' dovranno avere un equilibrio economico finanziario, adeguate prospettive di redditivita' e significative prospettive di sviluppo. A vigilare sul tutto ci sara' un consiglio formato da esponenti del mondo privato ''e non designato dai partiti''. Giovanni Gorno Tempini, attuale ad della Cassa Depositi e Prestiti, sara' il presidente del nuovo Fondo Strategico per la crescita e la difesa delle imprese mentre amministratore delegato sara' Maurizio Tamagnini (proveniente da Merryll Lynch). Il cda comprendera' due donne (Rosalba Casiraghi, ai vertici di Intesa Sanpaolo e l'imprenditrice Elena Zambon) e il cfo di Finmeccanica Alessandro Pansa.
Un primo segnale di apertura del capitale, spiega il direttore generale del Tesoro Vittorio Grilli, viene dall'ingresso di Fintecna con 100 milioni di euro. Difficile dire se si ripetera' l'esperienza del fondo per le Pmi partecipato dalle banche visti i tempi piu' difficili per gli istituti di credito impegnati a rafforzare il capitale.