Pasta “made in Italy”: export negli Usa aumenta del 10%

Pubblicato il 24 Ottobre 2011 - 12:57 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 24 OTT – Spaghetti sempre piu' presenti sulle tavole del mondo: crescono del 10% negli Stati Uniti le esportazioni di pasta made in Italy nel primo trimestre del 2011; e anche a livello globale l'aumento e' incoraggiante, +4 per cento. Emerge da una analisi della Coldiretti in occasione domani del World Pasta Day.

La pasta italiana e' entrata nelle abitudini alimentari di tutti i continenti, dice l'organizzazione agricola, con 1,8 miliardi di valore dell'export all'anno anche se i consumatori piu' appassionati di pasta italiana sono i tedeschi, seguiti nell'ordine da francesi, inglesi, statunitensi e giapponesi.

L'Italia con oltre 1,5 milioni di tonnellate di pasta per un controvalore di 2,8 miliardi di euro, detiene saldamente il primato mondiale, tuttavia nel primi sei mesi dell'anno si registra una contrazione delle quantita' dell'1,6%.

Una riduzione quantitativa che tuttavia si accompagna a una qualificazione degli acquisti con un vero boom delle vendite della pasta artigianale, ottenuta con grano al cento per cento italiano.

Ventisei chili a testa di pasta l'anno per ogni italiano, tre volte superiore al consumo di uno statunitense, di un greco o di un francese, cinque volte superiore a quello di un tedesco o di uno spagnolo e sedici volte superiore a quello di un giapponese.

Sul podio dei mangiatori di pasta salgono, dopo il primo posto del Bel Paese, il Venezuela con 13 chili all'anno a testa e la Tunisia con 12 chili all'anno a testa.