Patrimoniale: Landini la chiama "tributo di equità", ma quella chiede per un grande piano di investimenti Patrimoniale: Landini la chiama "tributo di equità", ma quella chiede per un grande piano di investimenti

Patrimoniale: Landini la chiama “tributo di equità”, ma quella chiede per un grande piano di investimenti

Patrimoniale: Landini la chiama "tributo di equità", ma quella chiede per un grande piano di investimenti
Patrimoniale: Landini la chiama “tributo di equità”, ma quella chiede per un grande piano di investimenti

ROMA – Un grande piano di investimenti pubblici e privati per un nuovo modello di sviluppo, finanziato da un “tributo di equità contro le diseguaglianze” e da nuovi strumenti finanziari sostenuti da banche e Stato. E’ quanto propone Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, intervistato da Repubblica: in sintesi, al di là delle cautele semantiche, quello che chiede è una patrimoniale.

“Occorre – spiega Landini – un piano straordinario di investimenti pubblici e privati che si inserisca in un’idea di sistema Paese basata su un nuovo modello di sviluppo centrato sulla sostenibilità ambientale, partendo dalla manutenzione del territorio, dalle infrastrutture sociali, materiali e digitali”.

Anche le grandi opere, come la Tav, o i piccoli interventi di manutenzione? “Gli interventi più efficaci nell’immediato – risponde – sono quelli per la manutenzione del territorio ma da soli non bastano. E non ci si deve limitare a questo, va alzata la prospettiva: dalla mobilità alla rigenerazione delle aree urbane; dalle energie rinnovabili alla cosiddetta economia circolare; dalla ricerca e innovazione alla cultura, la formazione e l’istruzione”.

“I soldi – aggiunge il segretario generale Cgil – si vanno a prendere dove sono”, “serve, finalmente, una riforma fiscale degna di questo nome. È stato un errore gigantesco non averla fatta finora. Non deve riguardare solo le detrazioni sui redditi da lavoro e dei pensionati che sono comunque necessarie, bisogna intervenire sulle ricchezze per una lotta contro le diseguaglianze”.

Dunque una patrimoniale? “Non mi soffermerei sui nomi – dice Landini – lo chiamo tributo di equità contro le diseguaglianze. Ma, insomma, basta voler aprire gli occhi per vedere come il livello di diseguaglianza sia cresciuto enormemente nel nostro paese”.

Di Maio, “Non faremo mai una patrimoniale!”. “Oggi apro i giornali e leggo che tra i sindacati, in particolare uno, c’è chi chiede l’introduzione di una patrimoniale. La stessa patrimoniale tanto cara al Pd. È sorprendente: questi qui dicono di aver cambiato volto e le prime due cose che fanno quali sono? Una legge per alzarsi gli stipendi e la proposta di una patrimoniale! E poi dicono no al salario minimo…”. Lo scrive in un post su Fb il vicepremier Luigi Di Maio facendo riferimento alle parole di Maurizio Landini. “Mettiamo le cose in chiaro: Mai una patrimoniale, mai fino a quando il MoVimento 5 Stelle è al governo! Subito il salario minimo, lo approviamo presto, con o senza il Pd!”, conclude. (fonte La Repubblica)

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