
Patrimoniale: sinistra la propone, alleati la bocciano. E opposizione prende in giro il governo diviso (Foto d'archivio Ansa)
Patrimoniale: la sinistra la propone ma gli alleati la bocciano. E l’opposizione (leggi Meloni e Salvini) prende in giro il governo.
E come ogni crisi che si rispetti, riecco la patrimoniale. Proposta che viene fuori periodicamente, ogni qualvolta servono soldi. E anche stavolta, in piena crisi da pandemia, non poteva mancare qualcuno che la proponesse. E, come spesso accade, la richiesta di patrimoniale viene da sinistra.
Per la precisione, da Fratoianni (Leu, cioè una delle costole di quella che fu Rifondazione Comunista) con l’appoggio della sinistra Pd. Ma stavolta la proposta è stata bocciata prima di subito da…gli stessi alleati di governo.
Patrimoniale: la proposta della sinistra
Nel giro di 24 ore è arrivato un coro di no: sono contrari i Cinque Stelle, Italia viva e pure la maggioranza Pd. La cosiddetta “tassa sui super-ricchi” lanciata da Nicola Fratoianni (LeU) e Matteo Orfini (Pd), primi firmatari di un emendamento alla Manovra, è sopravvissuta lo spazio di un giorno.
L’idea è quella di introdurre un’aliquota crescente, partendo da uno 0,2% su patrimoni tra 500 mila euro e un milione di euro per arrivare al 2% oltre i 50 milioni. Le opposizioni hanno subito detto “No”.
Motivo che ha offerto spunto di sarcasmo per l’opposizione. La Meloni per esempio si chiede perché gli italiani dovrebbero credere a un governo che non crede alle proprie stesse leggi.
Patrimoniale bocciata…dagli alleati
“Il solo pensare di tassare ora chi ha casa e risparmi è da arresto immediato”, ha commentato Matteo Salvini. “A Salvini – ha replicato Orfini – ricordo che la giustizia sociale non è un reato. Lo è rubare 49 milioni di euro agli italiani”.
Anche gran parte della maggioranza ha sparato a zero sulla patrimoniale. “E’ la solita orfinata che crea solo danni e confusione”, è stato il commento di un parlamentare vicino al segretario Nicola Zingaretti. “Siamo sempre stati contrari”, ha ricordato il capogruppo renziano al Senato, Davide Faraone.
Che per una volta va d’accordo con i Cinque Stelle: “Introdurre qualsiasi tipo di patrimoniale sarebbe folle”, ha detto il ministro Luigi Di Maio.
Ma a sinistra si va avanti
Leu continua a difendere l’impostazione dell’intervento. Il capogruppo alla Camera, Federico Fornaro, è primo firmatario di un altro emendamento per istituire, per il solo 2021, un ‘Contributo di solidarietà’ “differente e alternativo alla cosiddetta patrimoniale“. Si tratta di un’aliquota dell’1% per ricchezze superiori a 1,5 milioni di euro, escludendo la prima casa.
Meloni: “Il governo non crede nemmeno alle proprie leggi”
La battaglia si sposta in commissione, dove sono stati depositati 7 mila emendamenti. Di questi, “quasi 3 mila arrivano dai partiti di Conte, Gualtieri, Di Maio, Renzi e Speranza – ha commentato Giorgia Meloni – Se non credono loro stessi nelle leggi che scrivono, perché dovrebbero farlo gli italiani?”.
Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha chiesto “collaborazione e spirito di coesione, ma anche visione”. (Fonte Ansa e Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev)