Pennisi (Welfare): “Nel lavoro flessibile aumenta l’elusione”

ROMA – ''Al Sud, dove la flessibilita' non e' decollata, il lavoro nero resta la nostra priorita', ma al Centro-Nord molto nero e' stato sostituito da forme di elusione. Dal 2009 al 2011 i contratti a chiamata sono aumentati del 247%, il lavoro occasionale accessorio, i cosiddetti voucher, del 458%. La nuova irregolarità si nasconde li'''. Lo afferma Paolo Pennesi, direttore dell'attivita' ispettiva al ministero del Welfare, in un'intervista a Repubblica.

''L'elusione e' dura da scoprire'', spiega Pennesi, ''ma la riforma del lavoro cerca di renderla piu' difficile''. Con la riforma ''il campo dei voucher sarebbe ristretto, escludendoli dal commercio: bar, ristoranti e negozi. Per i rapporti a chiamata – continua – prevede che il datore la segnali in anticipo, almeno il giorno prima, in modo da aumentarne la tracciabilita'. C'e' poi il caso delle finte partite Iva, dipendenti mascherati da autonomi. Qui – osserva Pennesi – il passo e' prudente, la riforma li presume come lavoratori a progetto, piu' tutelati. Certo questo non li riconosce ancora come subordinati''.

Gestione cookie