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Ecco quanti soldi si perdono andando prima in pensione - blitzquotidiano.it
Andare in pensione prima del tempo è possibile. Attenzione, però: chi opta per questa possibilità rischia di perdere una parte dell’assegno.
Quanti soldi si perdono andando in pensione anticipatamente ovvero prima dei 67 anni previsti dalla legge? È sicuramente possibile uscire prima dal mercato del lavoro. Bisognerà però mettere in conto che per ogni anno di anticipo sarà necessario rinunciare a una porzione dell’assegno. Insomma: la pensione anticipata è una pensione ridotta, penalizzata se vogliamo.
In che misura, questo dipende dalla formula della pensione anticipata. Qualunque sia la misura di pensionato, la decisione di smettere di lavorare con alcuni anni di anticipo rispetto all’età in cui matura il diritto alla pensione di vecchiaia porta a un abbassamento dell’importo della pensione. Questo dipende dal sistema di calcolo usato, ovvero il sistema contributivo.
.Il sistema contributivo si applica per tutti i periodi successivi al 1° gennaio 1996 oppure dal 2021 per chi al 31 dicembre 1995 aveva versato già 18 anni di contributi. Questo sistema introdotto con la Riforma Dini (legge 335/1995) al proprio interno ha un meccanismo penalizzato per chi decide di optare per il pensionamento anticipato. Ecco quanti soldi si possono perdere.
Pensione anticipata, ecco quanti soldi si perdono
Per accedere alla pensione anticipata bisogna aver maturato un requisito contributivo minimo: 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Contano dunque gli anni di contributi maturati, non l’età anagrafica. L’INPS calcolerà l’importo della pensione anticipata usando due differenti sistemi. Al periodo che precede il 31 dicembre 1995 applicherà il sistema retributivo, mentre per il periodo successivo userà il contributivo.
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Nessuna penalizzazione è prevista per il primo periodo, dove l’INPS calcolerà una media degli ultimi stipendi percepiti prendendone il 2% per ogni anno che rientra nel retributivo. La penalizzazione è prevista invece nel calcolo basato sul sistema contributivo, che premia semmai chi aspetta fino a 71 anni per andare in pensione. Questo avviene con la fissazione di un coefficiente di trasformazione.
Il coefficiente di trasformazione è un parametro che si applica per trasformare all’importo del montante contributivo ed è più vantaggioso quanto più tardi si finisce di lavorare. Per fare un esempio pratico, pensiamo a un montante contributivo di 250mial euro. In questo caso quanti soldi va a “togliere” l’INPS a chi opta per la pensione anticipata?
Chi va in pensione a 64 anni, ovvero tre anni prima dei 67 previsti si applica il coefficiente di trasformazione del 5.088%, che fa perdere ogni anno 1.300 euro di pensione. Molto più vantaggioso attendere un anno: col coefficiente pari a 5.25% si perderebbero 895 euro, risparmiando 415 euro. A 66 (coefficiente 5.423%) si perderebbero “solo” 426,50 euro.