Quali sono le nuove regole per accedere alla pensione di reversibilità nel 2025? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
A partire dal 2025, le pensioni di reversibilità in Italia subiranno un’importante trasformazione, mirata a garantire una maggiore equità economica per le famiglie dei pensionati deceduti. Questi cambiamenti non riguarderanno solo gli importi erogati, ma anche le modalità di accesso, consentendo a molti superstiti di ottenere fino al 100% della pensione del defunto. Esploriamo le nuove regole, le percentuali aggiornate e i vantaggi fiscali previsti.
La pensione di reversibilità è un sussidio economico destinato ai familiari superstiti, come coniugi, figli e, in alcuni casi, nipoti o genitori, in seguito alla morte di un pensionato o di un lavoratore con diritto alla pensione. Questa misura rappresenta un supporto fondamentale per garantire la sicurezza finanziaria dei familiari colpiti dalla perdita.
Pensione di reversibilità: cosa cambia nel 2025?
Dal 1° gennaio 2025, gli importi delle pensioni di reversibilità sono soggetti a un aggiornamento in linea con il meccanismo di rivalutazione automatica delle pensioni. Si prevede un aumento stimato di circa lo 0,8% rispetto all’anno precedente. Questo incremento, sebbene sembri modesto, è essenziale per mantenere il potere d’acquisto dei pensionati, specialmente in un contesto di inflazione crescente.
Ad esempio, se un superstite riceve una pensione di reversibilità di 1.000 euro, con l’aumento previsto, l’importo mensile salirà a 1.008 euro. Questo piccolo ma significativo cambiamento rappresenta un passo verso una maggiore sostenibilità economica per le famiglie.
Le percentuali spettanti ai superstiti variano in base alla composizione del nucleo familiare. Le nuove regole stabiliscono:
- Coniuge senza figli: 60% dell’importo della pensione del defunto.
- Coniuge con un figlio: 80% dell’importo.
- Coniuge con due o più figli: 100% dell’importo.
Se il coniuge non è presente, la percentuale viene suddivisa tra i figli:
- Un figlio: 70%
- Due figli: 80%
- Tre o più figli: 100%
Per ottenere il 100% della pensione, è necessario avere almeno due figli a carico se si è coniuge, oppure tre figli se si è senza coniuge. Questo sistema di percentuali mira a garantire che le famiglie con maggiori responsabilità finanziarie ricevano un sostegno adeguato.
Limiti di reddito e riduzioni del 2025
Non tutte le pensioni di reversibilità vengono erogate al 100%. Infatti, nel 2025, i nuovi limiti di reddito influenzeranno l’importo erogato, con diverse fasce di reddito che comportano riduzioni:
- Reddito annuo fino a 23.579,22 euro: nessuna riduzione (100% garantito).
- Reddito compreso tra 23.579,22 euro e 31.438,96 euro: riduzione del 25%.
- Reddito tra 31.438,96 euro e 39.298,70 euro: riduzione del 40%.
- Reddito superiore a 39.298,70 euro: riduzione del 50%.
È importante notare che queste detrazioni non si applicano se nel nucleo familiare sono presenti figli minori, figli disabili o studenti fino a 26 anni. Questo aspetto rappresenta un’importante salvaguardia per le famiglie in difficoltà.
Nel 2025, la tassazione delle pensioni di reversibilità rimarrà invariata. Gli importi saranno soggetti a detrazioni IRPEF secondo le aliquote ordinarie, che variano in base al reddito complessivo del beneficiario. Le aliquote IRPEF aggiornate per il 2025 sono le seguenti:
- Fino a 15.000 euro: 23%
- Tra 15.001 e 28.000 euro: 25%
- Tra 28.001 euro e 50.000 euro: 35%
- Oltre 50.000 euro: 43%
Richiedere la pensione di reversibilità nel 2025 richiederà di seguire alcuni passaggi specifici. Ecco cosa fare:
- Accedere al portale INPS utilizzando SPID, CIE o CNS.
- Compilare il modulo telematico di domanda di pensione (Modulo S017).
- Allegare i documenti necessari:
- Certificato di morte della persona deceduta.
- Situazione familiare aggiornata.
- Copia del documento d’identità del richiedente.