
Pensione a 61 anni? E' possibile con la nuova misura dell'INPS - www.blitzquotidiano.it
Se hai il desiderio di andare in pensione e hai 61 anni devi correre al leggere il comunicato dell’INPS: potresti andarci oggi stesso!
Una vita dedicata al lavoro, arrivano i 61 anni e neanche te ne accorgi. Eppure, ritieni di aver dato tanto per la comunità , hai iniziato a lavorare presto, magari un lavoro molto stancante: ritieni che sia arrivato il momento di mettere un punto e iniziare a vivere e a goderti finalmente la vita.
Non è un film, ma potrebbe essere la realtà imminente per tantissimi 61enni, che grazie a specifici requisiti, potranno andare in pensione, inviando la relativa richiesta. L’INPS infatti ha pubblicato il messaggio n. 801 del 2025 in cui spiega questa possibilità .
Si tratta nello specifico di una misura chiamata Quota 97,6 che sostanzialmente permette ad alcuni lavoratori di andare in pensione prima dei regolari tempi che consociamo tutti.
Con la Quota 97,6 vai in pensione a 61 anni
Andare in pensione a 61 anni è un ottimo traguardo per chi è stanco di lavorare da una intera vita. E la stanchezza non è una circostanza casuale perchè non tutti possono accedere alla Quota 97,6.

Tanto per cominciare uno dei requisiti per poter andare in pensione a 61 anni è quello di aver svolto lavori usuranti, cioè particolarmente faticosi. Una volta accertato questo, per accedervi, bisogna:
1. Avere almeno 61 anni e 7 mesi di età .
2. Aver versato almeno 35 anni di contributi.
3. La somma di età e anni di contributi deve essere almeno 97,6. Da qui il nome della misura stessa.
A questo punto ti sarai già chiesto: ma quali sono i lavori considerati usuranti? Ebbene l’INPS risponde in maniera piuttosto chiara, inserendo nella lista, tra gli altri i lavori come quelli dei minatori e operai che lavorano in gallerie o cave, i lavoratori esposti ad alte temperature o che rimuovono amianto, chi lavora in spazi ristretti o con vetro cavo, lavoratori notturni che lavorano almeno 6 ore consecutive tra mezzanotte e le 5:00 per 77 notti all’anno, gli operai di catena di montaggio e gli autisti di mezzi pubblici con almeno 9 posti.
Se anche tu rientri in una di queste categorie sappi che ci sono delle scadenze. Per andare in pensione con la Quota 97,6 nel 2026, bisogna chiedere all’INPS entro il 1° maggio 2025 il riconoscimento dei requisiti. Se invece non fai in tempo e invii la richiesta in ritardo:
– Tra il 2 maggio e il 1° giugno: il pagamento della pensione slitta di 1 mese.
– Tra il 2 giugno e il 31 luglio:Â il pagamento slitta di 2 mesi.
– Dopo l’1 agosto: il pagamento slitta di 3 mesi.
Chi voleva andare in pensione con Quota 97,6 nel 2025 e non ha rispettato i tempi può ancora fare domanda, ma la pensione arriverà con ritardo. Ma attenzione: ci sono anche delle eccezioni che è doveroso sottolineare. I lavoratori che fanno meno di 77 notti all’anno o sono autonomi hanno requisiti leggermente diversi:
– Potrebbero dover aspettare 1 anno in più per la pensione.
– Per loro si applicano quote diverse (Quota 98,6 o Quota 99,6) in base al numero di notti lavorate.