L’INPS elargisce una maggiorazione economica che permette di far raddoppiare l’assegno della pensione: ecco in che modo funziona e come ottenerla.
Si tratta di una prestazione fondamentale per molti contribuenti in situazioni di difficoltà economica, pratica o esistenziale. Tramite il beneficio attivo dal 2020 i titolari di determinate prestazioni previdenziali possono dunque veder raddoppiare la propria pensione.
Affinché ciò sia possibile bisogna tuttavia rientrare nelle categorie previste dalla legge e riscontrare l’effettivo rispetto dei requisiti richiesti. Non è invece sempre necessario inoltrare opportuna domanda all’INPS, dato che l’istituto provvede in molti casi a far scattare l’aumento in automatico. Dunque, sì, è davvero possibile far raddoppiare la propria pensione. Anche se l’opportunità non è estesa a tutti i tipi di trattamenti previdenziali. Trattandosi di un’agevolazione sociale si applica alle categorie più fragili, ma sempre entro un tetto massimo stabilito per legge.
Quando venne introdotta nel 2020, la misura fu chiamata incremento al milione (perché l’obiettivo era portare le pensioni minime per certe categorie a una cifra mensile equivalente al vecchio milione di lire). La misura venne appunto presentata dall’INPS come un beneficio utile a far aumentare (e anche raddoppiare) l’importo della pensione di invalidità civile. Gli aventi diritto sono gli invalidi civili totali con il 100% di invalidità riconosciuta, i ciechi civili assoluti e i sordomuti.
Negli anni c’è stata un’estensione del diritto alla prestazione: inizialmente, l’aumento veniva erogato per legge (dl n. 104/2020) solo ai titolari di prestazioni di invalidità al compimento dei sessant’anni. A cambiare le cose è stata la Corte Costituzionale che, con la sentenza n. 152/2020, ha permesso l’accesso all’incremento al milione già a partire dai diciotto anni.
I titolari di pensione di inabilità (che è pari a circa 330 € al mese) devono presentare domanda per poter ottenere l’aumento. Gli invalidi civili totali, i ciechi e i sordomuti ricevono invece l’incremento automaticamente, quindi senza domanda. Nel 2024 l’incremento al milione può arrivare fino a un massimo di 735 euro al mese. Per arrivare a questo importo bisogna sommare il reddito aggiuntivo all’assegno di invalidità.
Fino al 2023, l’incremento al milione maggiorava la pensione fino ad un massimo di 700,18 euro. La cifra, secondo agli adeguamenti necessari al costo della vita e in base all’inflazione, era ritenuta equivalente al vecchio milione di lire. L’INPS ha comunicato che per avere diritto alla maggiorazione la legge prevede una soglia di reddito annuo personale pari a 8.469,63 euro, che sale però a 14.447,42 euro, se cumulato con il coniuge, nel caso di un nucleo familiare. Inoltre, per la valutazione del requisito reddituale vanno considerati i redditi di qualsiasi natura tranne il reddito della casa di abitazione e quelli da derivanti da pensioni di guerra, indennità di accompagnamento e trattamenti di famiglia.
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