Gli anni vissuti in pensione: 27,3 le donne e 22,7 gli uomini

ROMA – Gli anni vissuti in pensione, detti anche vita residua, che sono calcolato come somma degli anni in pensione e degli anni corrisposti al coniuge con la reversibilità, in Italia sono in media di 27,3 per le donne e 22,7 anni per gli uomini, ma ora che le aspettative di vita sono aumentate secondo un rapporto dell’Ocse, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, le età di pensionamento possono essere posticipate.

Il passo di aumentare la quota dell’età pensionabile che l’Italia ha adottato nella manovra come misura per aggiungere il pareggio in bilancio entro il 2013 richiesto dalla Ue in tempo di crisi, è in realtà un passo obbligato anche per Germania, Francia e Inghilterra, in vista dell’analisi demografica dell’Ocse che spiega come l’aumento dell’aspettativa di vita per uomini e donne comporti la possibilità di andare in pensione più tardi.

L’Inghilterra infatti pensa di aumentare a 67 anni la quota per l’età pensionabile, mentre la Germania porterebbe l’età pensionabile a 69 anni, anche se è il paese in Europa con la vita residua più bassa, di 20,7 anni delle donne ed i 17 anni degli uomini. E se l’Ocse stima come età media per l’uscita dal mondo del lavoro 63,9 anni per gli uomini e 62,4 anni per le donne, in Francia sebbene la vita residua sia stimata a 21,8 anni per gli uomini e 26,5 per le loro colleghe, l’età in cui i lavoratori vanno in pensione è ben al di sotto della media europea, con 59,1 anni dei francesi e 59,7 delle francesi.

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