ROMA – Pensioni, annuncio misterioso: perequazione compensativa dal primo settembre. La Corte Costituzionale ha costretto il Governo a rifare il conto delle rivalutazioni mancate sugli assegni pensionistici con importo tre volte superiore al trattamento minimo: concederà un bonus una tantum, un rimborso parziale da erogare il 1° agosto prossimo in un’unica soluzione.
Il Sole 24 Ore, proponendo un’utile tabella a domanda e risposta, introduce una finestra informativa chiamata “Rimborso pensioni-Perequazione compensativa” e si chiede: “Il forfait esaurisce, secondo la proposta del Governo, gli effetti sulle pensioni superiori a tre volte l’assegno minimo?”
La risposta dei redattori è no, non li esaurisce. Dobbiamo arguire che ci sarà spazio per ulteriori restituzioni e cioè che il rimborso non finisce con i 500 euro che in media ogni pensionato si vedrà riconosciuti il 1° agosto? Vediamo cosa dice Il Sole 24 Ore.
In base a quanto è emerso dal comunicato al termine del Consiglio dei ministri le pensioni superiori a tre volte il minimo, ma fino a un importo lordo di 3.200 euro, dovrebbero andare incontro a un aumento “compensativo” a regime. Non sono stati indicati i particolari della nuova perequazione, che compensa il mancato aumento 2012-2013 e che dovrebbe scattare dal 1° settembre. (Maria Carla De Cesari, Fabio Venanzi, Il Sole 24 Ore).
Visto che non si parla della nuova perequazione che scatta dal 2016, non si capisce bene cosa intenda il Governo per “perequazione compensativa” a regime. Il Sole 24 Ore registra questo mistero, senza scioglierlo: cosa è lecito aspettarsi a settembre?